I premi del SNCCI 2024 al Trieste Film Festival

Sono stati consegnati lunedì 20 gennaio al Trieste Film Festival i premi del SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani relativi all’annata 2024.

Sono stati consegnati lunedì 20 gennaio al Trieste Film Festival i premi del SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani relativi all’annata 2024.

Il FILM DELLA CRITICA 2024 è risultato, come noto da tempo, LA ZONA D’INTERESSE di Jonathan Glazer distribuito da I Wonder Pictures. A ritirare il premio è stata Caterina Mazzuccato.

Il MIGLIOR FILM ITALIANO 2024 è risultato invece VERMIGLIO, di Maura Delpero. In sua assenza a ritirare il premio è stata la produttrice Francesca Andreoli di Cinedora.

Per LA ZONA D’INTERESSE il produttore John Wilson ha fatto pervenire la seguente dichiarazione:

Grazie alla critica cinematografica italiana per questo premio. È davvero un onore riceverlo da critici in un paese con una storia cinematografica così importante. E grazie ad Andrea Romeo e a tutta I Wonder Pictures. Avete fatto miracoli con il nostro film, così complesso. Sono passati più di dieci mesi, ma vorrei riprendere ciò che Jonathan ha detto nel suo discorso agli Oscar: il film cerca di creare una sensazione di presente, per riflettere su ciò che siamo oggi. Per farci pensare a come chiudiamo le nostre menti alla sofferenza di gruppi di persone al di là dei nostri muri. Questa normalizzazione della violenza e della disumanizzazione sta avvenendo nel massacro in corso di decine di migliaia di civili a Gaza, in risposta all’uccisione di massa di civili e al rapimento di ostaggi in Israele del 7 ottobre. L’Olocausto e l’idea di una minaccia esistenziale per tutti gli ebrei sono stati strumentalizzati come giustificazione per uccisioni e traumi sproporzionati. Come produttore ebreo di un film sull’Olocausto, è impossibile non menzionarlo, e ribadire il rifiuto verso tutto questo. Sono tutti atti di terrore contro innocenti, che richiedono una disumanizzazione – anche se solo parziale – delle vittime. Forse è significativo poterlo dire nel secondo giorno di tregua. Che possa durare.


di Redazione
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