Lago Film Fest: 20 anni di grande cinema indipendente
Appuntamento dal 19 al 27 luglio a Revine Lago, con centinaia di proiezioni ed eventi, anteprime e ospiti internazionali.

Al Lago Film Fest si festeggeranno vent’anni di film sotto le stelle in riva al lago, visioni e progetti innovativi, connessioni e scoperte di grandi talenti. Il Festival indipendente di cinema, organizzato da Piattaforma Lago, celebra un anniversario speciale. Un’occasione per puntare ancor di più sul futuro e interrogarsi sugli spettatori di domani, una dedica ai ventenni di oggi e al loro sguardo sul mondo. L’appuntamento è dal 19 al 27 luglio nella suggestiva cornice di Revine Lago, per nove giorni da vivere dall’alba fino a notte fonda. Nove giorni di proiezioni, masterclass, un fitto calendario di eventi, con ospiti nazionali e internazionali.
Saranno 68 i film in concorso (a cui se ne aggiungono 44 nelle sezioni non competitive), selezionati fra più di 3000 opere arrivate, 38 i Paesi rappresentati. Non solo cinema, però, ma anche incontri con i registi, laboratori per ogni fascia d’età, performance a sorpresa, concerti, escursioni, la bellezza del luogo, mostre, installazioni ed eventi che rendono l’esperienza del Lago Film Fest un insieme di possibilità per condividere le proprie passioni.
Diverse le sezioni competitive. LAGO20 premierà le migliori opere selezionate nel panorama mondiale. Triveneto è dedicata ai talenti di Veneto, Trentino e Friuli. Lago Original Soundtrack si concentra sulle colonne sonore (con il premio dedicato a Federico Savina). Princípî Award è rivolta a registi under 25. Il concorso Unicef presenta tre categorie: Kids, Teens e Young Adults, per spettatori dai 5 ai 17 anni e le loro famiglie.
A comporre le giurie, prestigiosi nomi internazionali, tra cui i registi Yann Gonzalez, a cui il Festival dedicherà un omaggio personale, Lav Diaz, Nele Wohlatz e Carlos Casas, curatore di Fabrica, che porterà al Festival un’inedita rappresentanza di opere prodotte nei trent’anni di attività del laboratorio di ricerca trevigiano.
Tra le proiezioni speciali, l’omaggio, il primo in Italia, a Ben Russell, uno dei più interessanti registi di ricerca americani, di cui si vedranno le opere più iconiche.Lago Film Fest quest’anno lancia anche il progetto “Cinema a 20 anni”: tre serate intitolate ai ventenni curate da altrettanti registi d’eccezione: Lav Diaz, Leone D’Oro 2016 a Venezia, Nele Wohlatz, Premio della Critica all’ultima Berlinale, Tommaso Santambrogio, il cui debutto ha aperto le Giornate degli Autori a Venezia. E poi l’anteprima mondiale di At Midnight I’ll Take Your Soul, di Yann Gonzalez, prima proiezione erotica nella storia del Lago Film Fest, sulle visioni notturne che hanno affascinato il regista da ragazzo, raccolte in un film dal sapore sperimentale. Ci sarà anche la retrospettiva dedicata a Matias Piñero e il suo laboratorio, la danza in video di Moving Bodies, l’ecotransfemminismo di Queer Wetlands e molto altro.
Tra le altre attese anteprime italiane, Getty Abortions di Franzis Kabisch, che indaga, attraverso l’archivio del web, come viene trattato l’aborto e il corpo della donna oggi, e Dreams About Putin, di Nastia Korkia, film sull’inconscio del popolo russo in cui la giovane regista ha chiesto ai russi di raccontare i loro sogni riguardanti Putin.
In vent’anni, Lago Film Fest ha cambiato il volto di Revine Lago, da piccolo borgo a luogo d’incontro di talenti internazionali, un Festival da vivere insieme alla comunità di appassionati, esperti e artisti che, ogni anno, confluiscono sulle rive di Revine Lago, immersi in un contesto unico nel suo genere.
Viviana Carlet, fondatrice del Lago Film Fest, così ricorda come tutto è cominciato: «Ho immaginato la gente del mio paese uscire di casa con una sedia, scendere in riva al lago, davanti a uno schermo immerso nelle acque, per vedere qualcosa che non si era mai visto prima nel piccolo borgo: il cinema sotto le stelle. Ho raccontato questa visione vent’anni fa a un po’ di amici. Questa si è poi trasformata nel Lago Film Fest, un sogno condiviso che non ha mai smesso di crescere. A vent’anni di distanza è diventata una realtà consolidata che unisce contenuto artistico di alto livello a un’esperienza di fruizione unica. Un progetto che ha un impatto importante dal punto di vista culturale, sociale e turistico». L’acqua, al Lago Film Festival, è una metafora della vita e dell’amore, come il cinema che scorre sugli schermi, tra il gracidare lontano delle rane e la magia di un luogo che lascia una malia senza tempo.
di Davide Magnisi