My name is Orson Welles – Media, forme, linguaggi
Dopo aver presentato l’opera completa di Bresson, Buñuel, Tati, Ophüls, Dreyer, Fellini e Bergman, Lo Sguardo dei Maestri, giunto alla sua ottava edizione, sta ripercorrendo in queste settimane la carriera di un altro grande cineasta: Orson Welles. Come fossero le tappe biologiche della vita di un uomo, a Udine e Pordenone si indagano le diverse fasi della sua lunga ed eclettica carriera: dagli esordi fino alla maturità, attraversando i momenti di massima affermazione e successo. Inaugurata il 26 ottobre, la rassegna retrospettiva, ospitata nelle due città friulane, fornisce una visione complessiva della sua figura di autore e attore. Accanto alla retrospettiva dei film, in corso al Cinema Visionario (Udine) e a Cinemazero (Pordenone), l’ottava edizione de Lo Sguardo dei Maestri sarà arricchita anche dal consueto appuntamento convegnistico che si svolgerà, a fine rassegna, nella città di Udine il 2, 3 e 4 febbraio 2006.
Il convegno – che ogni anno produce un libro con la raccolta degli atti edito da Il Castoro – si concentrerà sul complesso e ricchissimo rapporto di Orson Welles con i vari strumenti mediatici sperimentati nella sua carriera, che diventano l’elemento fondamentale della sua ispirazione. Da qui il titolo “My name is Orson Welles – MEDIA, FORME, LINGUAGGI” che intende indagare su questo rapporto dov’è coinvolta tutta la sua vita, artistica e non, giocata sul concetto di verità e finzione, di inganno contrapposto al reale. E di questo indissolubile binomio, solenne intuizione artistica, proprio la sua compagna Oja Kodar, artista vissuta al fianco di Welles durante gli ultimi vent’anni della sua carriera, ci riporterà la sua esperienza personale a Udine durante i tre giorni del Convegno.
Proporsi come una tappa di approfondimento non accademica, ma aperta all’incontro tra le diverse discipline, è l’obiettivo di questo annuale simposio che si avvale, a tal fine, del fondamentale apporto dei testimoni che hanno collaborato direttamente, in questo caso, col genio americano. Le testimonianze saranno accompagnate dall’analisi di alcuni dei maggiori esperti e critici dell’opera wellesiana, come Jonathan Rosenbaum (uno dei massimi studiosi di Welles, ha curato l’edizione della maxi intervista di Orson Welles a Peter Bogdanovich, ”Io, Orson Welles”) e Peter Conrad (autore di un’importantissima monografia “Orson Welles: The Stories of His Life”), studiosi illustri in tutto il mondo.
Insieme agli approfondimenti e alle testimonianze verranno presentati durante il convegno alcuni film a sorpresa, materiali inediti o/e di recentissima realizzazione.
Accompagna la manifestazione la pubblicazione di un libro tascabile a cura di Giorgio Placereani con le schede di tutti i film e un ricco apparato critico correlato ad esse. Il libricino (245 pagg) è edito da Centro Espressioni Cinematografiche, Cinemazero e Cineteca del Friuli.
(comunicato stampa)
di Redazione