Assalto al cinema: storia dei cineclub in Liguria

La Mediateca Regionale Ligure e il Gruppo Ligure Critici Cinematografici (SNCCI), in collaborazione con la Fondazione Palazzo Ducale e con l’Istituzione per i Servizi Culturali di La Spezia, organizzano nella Loggia degli Abati di Palazzo Ducale di Genova una mostra intitolata ASSALTO AL CINEMA: STORIA DEI CINECLUB IN LIGURIA.
La Mostra, che è stata ideata e curata dal Gruppo Ligure Critici Cinematografici, è allestita a cura di Guido Fiorato (scenografo e docente di scenografia al Dams e all’Accademia Ligustica di Belle Arti) e di Brunetto De Batté (professore presso la facoltà di Architettura dell’Università di Genova), e si avvale anche della collaborazione del Museo d’arte contemporanea di Villa Croce.
L’inaugurazione è prevista per venerdì 7 maggio, alle ore 17.30, con apertura sino a domenica 6 giugno 2010: tutti i giorni, escluso il lunedì, apertura ore 15 – ore 19.30.

Premessa
La Liguria è stata sin dall’immediato dopoguerra una Regione nella quale i Cineclub hanno avuto un ruolo culturale e propositivo di primo piano, che, soprattutto negli anni intorno al Sessantotto, ha assunto sovente risonanza nazionale e diventando punto di riferimento di simili esperienze in altre città italiane.
Tre sono state soprattutto le città liguri in cui i cineclub hanno avuto questo significativo ruolo culturale:
GENOVA – dal Film Club e il Circolo del Cinema subito dopo la guerra, e dalle esperienze del Centro Universitario Cinematografico e del Cineforum di Padre Arpa nati nei primi anni Cinquanta, per giungere al decennio di maggiore vitalità dell’attività cineclubistica e dei cinema d’essai, che si colloca tra il 1967 e il 1977, quando a Genova agirono il Ritz d’essai, i Cinema Centrale e Italia e, soprattutto il Filmstory diretto da Sandro Ambrogio, diventando tempio di quella “cinefilia” che si prolungò poi nei decenni seguenti – a volte sino ad oggi – nell’esperienza di numerosi cineclub con in prima fila il Lumière e gli Amici del Cinema di Sampierdarena.
LA SPEZIA – vivace sin dall’immediato dopoguerra, l’esperienza dei cineclub spezzini ha avuto negli anni Sessanta e Settanta il suo momento più originale e dinamico soprattutto sotto lo stimolo propulsivo di personalità (poi quasi tutti passati a fare del cinema) quali Enzo Ungari, Franco Ferrini, Fabio Carlini.
SAVONA – al centro dell’esperienza savonese sta il Filmstudio, fondato da Mirko Bottero quale prolungamento del Circolo Calamandrei. E’ in questo cineclub che si sono formati, e per un certo periodo hanno avuto un ruolo culturale determinante, anche Carlo Freccero, Tatti Sanguineti, Mimmo Lombezzi e Aldo Grasso, ecc.
Soprattutto negli anni che hanno il loro centro intorno al Sessantotto, ciascuna di queste realtà non si è limitata alla presentazione di un programma di film scelti, ma ha assunto anche un ruolo culturale propositivo attraverso la pubblicazione di libri, di depliant e di schede ragionate, ecc.; oltre che ovviamente i dibattiti pubblici.

LA MOSTRA
L’idea di organizzare la Mostra “Assalto al cinema” nasce appunto da queste premesse.
La Mostra, però, non è solo la rievocazione di quella dinamica stagione dei cineclub liguri, ma anche l’occasione per tornare a riflettere sui rapporti tra il cinema e la società, sulle trasformazioni storiche dei modi di vedere il cinema e di rapportarsi con la storia e/o con l’estetica dell’arte delle immagini in movimento.

PROGRAMMA DELLA MOSTRA
L’idea portante è quella di mettere in Mostra, il più possibile nella forma originale,  i materiali cartacei prodotti dai singoli cineclub liguri nel corso degli anni (programmi, depliant, fotografie, pubblicazioni), contestualizzando il tutto in un preciso quadro storico-culturale.
La Mostra è organizzata secondo questo schema espositivo:
– 1967 – 1977: Il cineclub come luogo del cinema-cinema
al centro della Mostra saranno gli anni in cui i cineclub liguri (e più in generale quelli italiani) vissero il loro momento più dinamico e propulsivo, anche se a volte in coerenza, ma altre in concorrenza tra di loro. In Liguria, sono questi infatti gli anni caratterizzati soprattutto dalle esperienze del nuovo C.U.C. al cinema Star, del Cinema Centrale e del Cinema Italia, di Filmstory a Genova; del Filmstudio a Savona; del Charlie Chaplin a La Spezia. Muovendo da qui la Mostra offrirà poi ampia documentazione di ciò che c’è stato prima e dopo:
– 1946 – 1967: Il cineclub come luogo culturale e/o specchio del mondo
Sono questi gli anni del Film Club e del Circolo del cinema, della nascita del Cineforum e del Centro Universitario Cinematografico; ma anche di numerose altre realtà di più o meno lunga sopravvivenza, tra le quali si colloca l’esperienza del Ritz Cinema d’Essai, risultato della collaborazione tra un esercente privato e il Gruppo Ligure Critici Cinematografici.
3) – 1978 – 2010: La “cinefilia” della seconda generazione
Mentre il cinema commerciale dava sempre più espliciti segnali di crisi, con la chiusura anche in tutta la Liguria di numerose sale (il fenomeno è documentato in Mostra dal progetto 12.11.1972 del Gruppo A12, esposto grazie al prestito del Museo di Villa Croce), a Genova e più in generale su tutto il territorio regionale fiorirono a partire dalla fine degli anni Settanta numerosissimi cineclub, mentre molti di quelli del periodo d’oro del cineclubismo esaurivano la propria spinta propulsiva o scelsero di trasformarsi in sale d’essai, radicandosi sul territorio (è soprattutto il caso delle esperienze di Savona e di La Spezia). Tra i molti cineclub di questo periodo, di cui verrà data testimonianza nella Mostra, un ruolo di primo piano avranno ovviamente il Club Amici del Cinema di Sampierdarena (nato nel 1976 e ancora attivo) e il Cineclub Lumière (nato nel 1978 e attivo sino ai primi anni del Duemila). Ma ampio spazio sarà dato anche a molte altre esperienze quali quelle del Cineclub Fritz Lang, dell’Abc Dopolavoro Ferroviario di Sampierdarena e, tra i molti altri, al Cineforum  Imperia, al Cineclub Chaplin, al Cineclub sestrese, al Cineteatroincontro (Cinema Diana), al Circolo Cinematografico Pegli (attivo dal 1979 al 1985), al Cineclub Nickelodeon, a Effetto notte; sino a tante altre realtà di cui si è cercato di ricostruire la storia, sia nella riviera di Ponente che in quella di Levante.

ALTRE ATTIVITA’
Nell’ambito della Mostra sono previsti inoltre:
– Una Tavola Rotonda (Sala del Minor Consiglio, martedì 11 maggio, ore 16.30) con a partecipazione di molti dei protagonisti di quella stagione, tra i quali Carlo Freccero, Enrico Ghezzi, Tatti Sanguineti, Franco Ferrini, Fabio Carlini e Claudio Bisoni, autore per l’editore Carocci del libro “Anni affollati” dedicato proprio alla storia dei cineclub in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta.
– La pubblicazione di un ricco Catalogo illustrato.
– La realizzazione di un Video, contenente  tra l’altro le testimonianze dei protagonisti del cineclubismo ligure (e non solo),  da proiettare a flusso continuo negli orari d’aperture della Mostra, previsti tutti i giorni della settimana (escluso lunedì) dalle 15 alle 19.30.

Dal 18 giugno al 5 settembre la mostra “Assalto al cinema” si trasferisce alla Palazzina delle Arti di La Spezia.


di Redazione
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