SIC – Nel segno della ricerca
Pubblichiamo il testo di presentazione della Settimana Internazionale della Critica firmato dal Presidente SNCCI Franco Montini. Il testo in questione sarà inserito nel catalogo della manifestazione.
Fra i giurati che quest’anno avranno il compito di assegnare il Leone d’oro della 69° edizione Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, c’è anche il regista argentino Pablo Trapero. E’ con un certo orgoglio che ci piace ricordare come a scoprire e segnalare il talento di questo cineasta, la cui presenza in una giuria tanto prestigiosa ne testimonia la consacrazione, fu proprio la Settimana Internazionale della Critica, che, nella XIV° edizione, correva il 1999, selezionò il suo primo lungometraggio “Mundo grùa”. Tutto ciò conferma e ribadisce come in questi anni la Sic abbia egregiamente svolto il proprio compito di talent scout, individuando una serie di autori capaci di lasciare un segno forte nel cinema contemporaneo. Solo per citare qualche nome, oltre a Trapero, sono stati selezionati dalle diverse commissioni di critici che, dal 1984 ad oggi si sono succedute nella realizzazione della Sic, anche Olivier Assayas, Bryan Singer, Cedric Khan, Mike Leigh o, per restare al cinema italiano, Carlo Mazzacurati, Sergio Rubini, Antonio Capuano. Nel tempo la Sic ha anzi accentuato questo interesse nella ricerca e nell’individuazione di nuovi talenti e la sezione, inizialmente allargata anche alle opere seconde, da diversi anni è riservata esclusivamente agli esordi. La ricerca di novità ha comportato anche un’attenzione specifica e una predilezione nei confronti di quei film capaci di proporre qualcosa, se non proprio di inedito, quanto meno di originale nella messa in scena e nel linguaggio e una sensibilità particolare nei confronti delle cinematografie meno celebrate, ma emergenti, destinate ad imporsi. Dalla Sic sono arrivate spesso segnalazioni che hanno anticipato mode e tendenze successivamente diventate popolari.
Puntando su formule cinematografiche di questo tipo, il pericolo era quello di dimostrarsi eccessivamente élitari, di scegliere film destinati a soddisfare soltanto i gusti e le preferenze del pubblico cinefilo, frequentatore dei festival; invece piace ricordare come, sia in un passato più remoto, sia anche di recente, molti dei film selezionati e proposti dalla Sic, arrivati a Venezia privi di distribuzione, siano stati successivamente acquistati e distribuiti anche sul nostro mercato. Insomma il passaggio alla Sic si è dimostrato un elemento essenziale perché titoli, privi di immediati richiami, acquistassero una certa visibilità e in qualche caso, come di recente accaduto con “La ragazza del lago” e “Pranzo di ferragosto”, si trasformassero in autentici, piccoli fenomeni.
L’augurio è che anche fra i film selezionati in questa 27° edizione della Settimana Internazionale della Critica si possano ripetere casi analoghi. Personalmente mi è impossibile azzardare previsioni non avendo ancora visto neppure un fotogramma dei titoli del cartellone 2012, sui quali intervengono con cognizione di causa, avendoli appunto visti e scelti, i membri della commissione. Con l’impegno di quest’anno Francesco Di Pace, delegato generale, Goffredo De Pascale, Anton Giulio Mancino, Cristiana Paternò, Angela Prudenzi completano il proprio mandato quadriennale; a nome di tutto il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, porgo loro un sincero, sentito ed autentico ringraziamento per il lavoro svolto con grande passione e disponibilità. Il bilancio del quadriennio, infatti, è sicuramente positivo, perché in questo periodo la Sic è ulteriormente cresciuta sia in prestigio che in popolarità. In un periodo in cui, come dimostrano gli esiti dell’ultima stagione, il cinema di qualità stenta ed arretra, non è poco.
di Franco Montini