Belle toujours – Bella sempre

Forse solo Manoel de Oliveira poteva permettersi di tentare un seguito di Bella di giorno. Un azzardo, una follia, forse, o forse semplicemente un omaggio a un grande film sempre un po’ misterioso. Il maestro portoghese prende le mosse da quella storia di perversioni borghesi per costruire un raffinatissimo anti film dove niente accade, dove sono importanti solo i ricordi, i rimpianti, gli inganni, le parole non dette. La splendida Sévérine del film di Bunuel (correva l’anno 1967) è diventata un’elegante signora che porta con dignità le sue rughe e cerca di scappare dal suo passato. E’ sfuggente, forse bigotta e persino un po’ meschina.
Mentre l’amico di famiglia Husson, quello che l’ha spinta un tempo sulla strada della prostituzione, è un alcolizzato capace però di lampi di umanità. Si incontrano per caso durante un concerto – durante il quale lui rischia di addormentarsi, effetti dell’età .- e alla fine, dopo tanti tentavi andati a vuoto da parte di lui, cenano insieme. Chissà che cosa vogliono davvero l’uno dall’altra? Lui forse vuole prolungare all’infinito il loro antico – e mai consumato fino in fondo – gioco di seduzione, lei vorrebbe sapere se lui rivelò al marito l’imbarazzante segreto di lei. Ma è tardi, sempre più tardi. Tutto finirà quando tutto deve ancora cominciare. O forse no. C’è sempre una possibilità. Ma la vita è passata, la vecchiaia è impietosa, la solitudine è l’unica risorsa possibile. Forse confidarsi si può, ma soltanto agli sconosciuti, magari davanti a un doppio whisky.
Elegantissimo, attento a ogni dettaglio, rarefatto ma mai noioso, Belle toujours è un film bizzarro e affascinante che lascia in sospeso le domande e alimenta il mistero dei suoi protagonisti. Non vuole raccontare ma evocare, suggerire, stimolare, fra gesti minuziosamente descritti, rumori sempre molto presenti e passeggiate notturne in una stupenda Parigi freddolosa e straniata. In fondo non è un vero proprio film ma un divertissement cinefilo – difficilmente lo si apprezzerebbe senza aver visto Bella di giorno – di altissima qualità. Ammalia e alla fine lascia un vago senso di insoddisfazione. Bulle Ogier è adeguata nel ruolo di Sévérine che fu di Catherine Deneuve. Ma il film vive soprattutto degli sguardi e del sorriso amaro e insieme sognante di Michel Piccoli, attore meraviglioso, mai abbastanza lodato.
di Anna Parodi