Sugar Man
La recensione di Sugar Man, di Malik Bendjelloul, a cura di Ignazio Senatore.

Ha il passo della spy-story il delizioso e commovente Sugar man, doc di Malik Bendjelloul. In apertura, infatti, è mostrato un cantante semi-sconosciuto che si esibisce in un localino sul porto di Detroit, avvolto dalla nebbia. In un angolo e di spalle un certo Sixto Rodriguez canta e strimpella una canzone. Poeta dei bassifondi, è una sorta di profeta, un vagabondo che non ha nemmeno una casa dove vivere. La sua voce è strana e, a detta del suo produttore, i testi dei suoi brani sono “belli di quelli di Bob Dylan”. Rodriguez incide due album che non sfondano e finisce preso nel dimenticatoio. Un giorno gira voce che si è dato fuoco, davanti al pubblico, mentre cantava e di lui non si hanno più tracce.
Passano gli anni e una ragazza americana vola in Sudafrica e porta con sé i dischi di Rodriguez. Il Sudafrica è in pieno regime di apartheid e alcuni brani del cantante, quelli più politicizzati, nonostante siano censurati, diventano oggetto di culto dei giovani del tempo. Il suo mito cresce di giorno in giorno, è considerato una star “più famosa di Elvis”, anche se nessuno lo ha mai visto cantare e non si hanno sue notizie. Due fan accaniti del cantante, uno americano e l’altro del Sudafrica iniziano a raccogliere informazioni su questo misterioso personaggio e, dopo lunghe ricerche, quasi per caso, scoprono che è vivo e vegeto e, ignaro del successo in Sudafrica, continua a fare il muratore. Sono organizzati dei concerti in Sudafrica che registrano tutti il sold-out. Nonostante la fama, ancora oggi Rodriguez, un uomo semplice, schivo e riservato, continua a riparare tetti a Detroit.
Un doc che ha il sapore della favola, diretto con mano ferma da un regista che mostra grande rispetto per un musicista-poeta, cantore degli umili e con una visione libertaria e ribelle della vita, sfruttato dalla casa editrice musicale che ha intascato per decenni i diritti d’autore delle sue canzoni, e che, nonostante la gloria, è rimasto per i piedi per terra. Un anti-eroe per eccellenza, un uomo che non si è lasciato travolgere dalla grancassa di un sistema che stritola e poi getta via un cantante dietro l’altro. Sugar Man è un film avvolgente, che merita la visione, impreziosito dalle splendide canzoni in sottofondo di questo poeta metropolitano.

di Ignazio Senatore