Los Nadie vince la 31. Settimana Internazionale della Critica
A diciassette anni dalla vittoria dell'argentino Pablo Trapero, l'America Latina torna a trionfare alla Settimana Internazionale della Critica grazie al film colombiano "Los Nadie".
Al film del 27enne Juan Sebastián Mesa il Premio del Pubblico – Circolo del Cinema di Verona. A The Last of Us di Ala Eddine Slim il Premio Mario Serandrei-Hotel Saturnia per il Miglior contributo tecnico.
A diciassette anni dalla vittoria di Mondo Grùa, il film che rivelò il talento dell’argentino Pablo Trapero, l’America Latina torna a trionfare alla Settimana Internazionale della Critica grazie al colombiano Los Nadie, vincitore del Premio del Pubblico – Circolo del Cinema di Verona di questa 31. edizione.
Diretto dal giovane Juan Sebastián Mesa (27 anni), Los Nadie racconta la storia di cinque amici che, nel pieno di una tarda adolescenza fatta di irrequietezza intensa, stupore, tenerezza inespressa e rabbia manifesta, sopravvivono ai margini di Medellín: una città che al tempo stesso li attrae e li esclude, li attira con le sue promesse ma li respinge con ostilità. Musica, street art e amicizia sono le loro armi di resistenza, nella speranza di un rito di passaggio che li sappia trasformare in qualcosa di diverso.
«Un film – spiega Mesa – che parla di una generazione di sognatori disincantati che sentono la necessità di abbracciare l’ignoto ed esplorare il mondo da soli, per scappare dai problemi e dalla violenza in cui sono immersi quotidianamente”. Ma che offre anche il ritratto di “un movimento, quello anarco-punk, tra i più enigmatici e radicali del nostro tempo».
Girato in soli sette giorni (ma immaginato per otto mesi), e realizzato con appena duemila dollari, Los Nadie (letteralmente “i nessuno”) è – come spiega nel catalogo della SIC Beatrice Fiorentino, membro del Comitato di selezione – “esprit de jeunesse allo stato puro, vivo e scalciante: a Mesa, che debutta nel lungometraggio sviluppando storie e personaggi di un suo precedente corto, bastano una canzone, una lacrima e un gesto per evocare la dolcezza che convive con la rabbia e il disorientamento di un’intera generazione”.
Accanto al Premio del pubblico, da quest’anno la SIC ha scelto di assegnare anche un Premio al miglior contributo tecnico, intitolato al grande montatore Mario Serandrei: la giuria composta dai critici cinematografici Franco Montini (Presidente del SNCCI), Adriano De Grandis e Piero Spila ha assegnato il Premio Mario Serandrei-Hotel Saturnia per il miglior contributo tecnico a The Last of Us di Ala Eddine Slim (Tunisia/Qatar/Emirati Arabi Uniti/Libano) per “la mirabile fotografia di Amine Messadi e il decisivo apporto sonoro di Moncef Taleb e Yazid Chabbi, che costituiscono un’autentica alternativa di narrazione a un film senza dialoghi, grazie a cui The Last of Us (Akher Wahed Fina) di Ala Eddine Slim porta a compimento un originale road movie esistenziale, tra intuizioni fantasmatiche e una descrizione quasi astratta della realtà”.
«Una conferma e una ripartenza. Il cinema alla SIC è vivo e vegeto. – afferma Giona Nazzaro, delegato generale della Settimana Internazionale della Critica – Caratterizzata da una generosa affluenza di pubblica e da una grande attenzione da parte della stampa nazionale e internazionale, questa edizione della SIC premia l’urgenza di vivere e del fare cinema. Un cinema giovane e in sintonia con le cose del mondo. Juan Sebastián Mesa e Ala Eddine Slim, due registi che si rivelano al pubblico dotati di uno sguardo inconfondibile e già radicale. Due registi completamente calati nel presente proiettati verso il futuro».
di Redazione