Italia Film Fedic: il Festival festeggia 75 anni di attività
Si è conclusa la 75a edizione di uno dei Festival più longevi d’Italia. Tanto cinema e un commosso ricordo di Paolo Micalizzi.

La Fedic è una grande famiglia, composta da 60 cineclub e 22 cinefestival, che si è riunita a Montecatini, dal 21 al 25 maggio, per vivere insieme la 75a edizione di Italia Film Fedic, il più antico Festival cinematografico italiano, dopo Venezia (1932) e Salerno (1946). Sono stati cinque giorni di proiezioni, incontri, lezioni di cinema, una vera comunità che ha celebrato insieme la gioia e il piacere culturale di fare film, guardarli, parlarne. Al Festival, sotto la direzione artistica di Gianluca Castellini, sono stati anche premiati i migliori cortometraggi selezionati tra oltre 900 opere provenienti da 55 Paesi, riconfermando lo spirito inclusivo della manifestazione, con un’attenzione che va dalle opere nate all’interno dei cineclub al meglio della produzione nazionale e internazionale.
Vincitore del Premio Fedic World il francese Qu’importe la distance di Léo Fontaine, per l’energia visiva nel raccontare, con uno stile visivo serrato e coinvolgente, un’odissea nelle periferie francesi. Premio Fedic Club a Sette minuti, di Alessia Bottone, un monologo profondo e coinvolgente, in un montaggio di repertorio dall’Archivio Nazionale del Film di Famiglia, su quanto struggente possa essere l’amore. Premio del Pubblico, nella stessa sezione, all’immaginifico Fiabexit, di Giuliano Giacomelli e Lorenzo Giovenga. Premio Fedic Italia per il miglior cortometraggio nazionale a Mercato Libero di Giuseppe Cacace, raffinata satira sociale sulle truffe telefoniche agli anziani, con un protagonista in stato di grazia.
Il Premio alla Carriera è stato conferito a Maurizio Nichetti, autore di culto del cinema italiano, per il suo originale humour anche senza parole e una carriera che ha saputo fondere ironia, gestualità e fantasia in un linguaggio unico. A lui è stato dedicato un incontro speciale, in cui il regista ha ripercorso i suoi esordi e il suo amore per il cinema artigianale: «Se manca il divertimento, non ha senso fare questo lavoro», ha dichiarato con la consueta leggerezza.
Il Premio Tonino Valerii, assegnato ai più promettenti registi del nuovo cinema italiano, è stato conferito a Gianluca Santoni, per il suo primo lungometraggio Io e il secco. Importante anche il lavoro che la Fedic fa con le scuole, per promuovere la conoscenza del linguaggio cinematografico e far crescere il pubblico del futuro. Un’apposita sezione è, infatti, il Premio Fedic Scuola, con opere in concorso dalle scuole superiori e di cinema. Quest’anno è stato assegnato ex aequo a Ronzìo di Nicolò Donatini e Piccoli Passi di Nicolò Riboni.
Presidente della Fedic è stato riconfermato Lorenzo Caravello, con Giuseppe Mallozzi suo vice. Italia Film Fedic è stata una vera e propria festaall’insegna del cinema in cui si è sentita, però, la mancanza del suo condirettore Paolo Micalizzi, scomparso lo scorso ottobre, alla cui memoria il Festival è stato dedicato. Giornalista e critico cinematografico, membro decano del Sncci, direttore artistico di Festival, socio storico della Fedic, ma, soprattutto, instancabile uomo di cinema, con un’energia che lo ha contraddistinto fino all’ultimo. Così lo ricorda la madrina di Italia Film Fedic, l’attrice Milena Vukotic: «Paolo mi sorprendeva sempre piacevolmente per la passione assoluta che emanava e comunicava nei confronti del cinema. È una cosa bellissima da parte di un uomo di grande esperienza, come era lui, e che ho sempre molto ammirato. Un anno mi ha invitato a partecipare a questo Festival e, da allora, con grandissimo piacere, sono tornata tante volte». La famiglia cinematografica della Fedic ha quest’anno celebrato un nuovo traguardo, nel segno della qualità, dell’internazionalità e della memoria, con lo sguardo sempre rivolto al futuro del cinema indipendente.

di Davide Magnisi