26º Ismailia International Film Festival: cinema, incontri e dibattiti senza barriere
Roberto Baldassarre fa il punto sull'Ismalia Film Festival.

Si è conclusa la 26ª edizione dell’Ismailia International Film Festival (5-11 febbraio 2025). Diretta da Hala Galal, è una kermesse di caratura internazionale che in questo quarto di secolo ha sempre focalizzato la sua attenzione verso il cinema incentrato sul sociale e il politico, che fosse declinato in forma di documentario, di fiction oppure di animazione. Sette giorni con un prodigo programma giornaliero, tra cortometraggi e lungometraggi, ma soprattutto proficui dibattiti sulla necessità del documentario e la situazione produttiva del medesimo, e masterclass che hanno visto intervenire Hicham Fallah (direttore artistico del Women’s Film Festival); Jean-Marie Teno (regista camerunense); Isabelle Fauvel (produttrice); Ross Kauffman (regista). Oltre a una sezione dedicata ai cortometraggi realizzati dalle scuole di cinema, a conferma anche dell’attenzione verso i futuri e combattivi autori. Una fisionomia che trasforma l’Ismailia International Film Festival in un reale forum culturale e globale, in cui diverse figure professionali e di differente provenienza intercontinentale si confrontano e riflettono sullo status quo cinematografico e sociale.
Di seguito il palmares delle opere premiate.
Sezione cortometraggi documentari
Premio miglior film: Manthour Bayrut di Farah F. Naboulsi (Libano)
Premio speciale della giuria: Rose di Annika Mayer (Germania)
Menzione speciale della giuria: Exit Through the Cuckoo’s Nest di Nikola Ilić (Svizzera)
Sezione animazione
Premio miglior film: Where the Jasmine Always Blooms di Husein Bastouni (Germania)
Premio speciale della giuria: Simply Divine di Mélodie Boulissière e Bogdan Stamatin (Francia)
Sezione lungometraggi documentari
Main Award: Green Line di Sylvie Ballyot (Francia, Libano, Quatar)
Premio della giuria: Brunaupark di Felix Hergert e Dominik Zietlow (Svizzera)
Premio Fipresci: And There was Evening. And There was Morning. The First Day di Youhanna Nagy (Egitto)
di Roberto Baldassarre