The Eternal Memory

La recensione di The Eternal Memory, di Augusto Góngora e Paulina Urrutia, a cura di Ignazio Senatore.

Ci sono ferite che non si rimarginano e meritano di essere costantemente ricordate. Una di esse è, senza dubbio, relativa al colpo di Stato del generale Pinochet in Cile nel 1973, golpe appoggiato dalla CIA, che spazzò via il governo democratico di Salvador Allende. Scorrono sullo schermo i filmati di repertorio che mostrano i civili inermi, manganellati dai poliziotti, e i cortei di protesta dei cileni, scesi in piazza per urlare la propria rabbia e il proprio sdegno per le decine di migliaia di desaparecidos sequestrati e uccisi dalle guardie del feroce dittatore. Immagini mai trasmesse dalla televisione cilena, ma commentate, coraggiosamente, in piena dittatura, da Augusto Gongòra, giornalista e scrittore.

A fare da contro-altare a questi spiazzanti filmati di repertorio, le vicende private dello stesso Gongòra e della moglie Paulina Urrutia, per tutti Pauli, un tempo attrice e ministro della cultura cilena dal 2006 al 2010.

Il regista Maite Alberdi lascia che il doc scorra su due binari e oscilli continuamente tra passato e presente. A fare da contrasto alla violenza cieca degli anni del golpe, i momenti teneri e privati che mostrano la vita quotidiana dei due protagonisti, insieme da più di venti anni.

Un doc che è, essenzialmente, un atto d’amore e un omaggio nei confronti di un giornalista che non ha piegato il capo di fronte alla dittatura e che, dopo la libertà conquistata dal popolo cileno, ha continuato ad occuparsi di politica, cultura e letteratura. Non siamo dalle parti di Lampi sull’acqua-Nick’movie di Wim Wenders (1980), opera che narrava gli ultimi giorni del regista Nicholas Ray. Fortunatamente, Alberdi mostra per lo più dei filmati di repertorio dove compare Gongòra lucido e combattivo. Solo nelle ultime battute, seppur supportato dalla tenera e materna Pauli, affetto dal morbo di Alzheimer, appare confuso, disorientato e con degli evidenti i buchi cognitivi.


di Ignazio Senatore
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