XVIII Edizione del Festival del Cinema Ritrovato

Playtime, stupendo capolavoro restaurato di Jacques Tati del 1967, ha concluso la XVIII° edizione del Festival del Cinema Ritrovato di Bologna. Un’edizione ricca di appuntamenti, che anno dopo anno, consolida il suo ruolo di memoria storico-cinematografica, portando all’attenzione dello spettatore, opere uniche, rare, introvabili. Molte le sezioni presenti, così come molti appuntamenti collaterali. A partire dalle proiezioni serali in Piazza Maggiore: l’appuntamento con Peter Weir e il suo splendido “Master & Commander”, la versione 70mm di 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. Per proseguire con Fronte del porto di Elia Kazan, insieme all’omaggio del pubblico al compianto Marlon Brando. Brando che ritroviamo all’interno della programmazione Formati d’autore: cinemascope, vistavision, 70mm, con la sua unica regia cinematografica. Un western intimo e fuori dalle righe: “One-Eyed Jacks” (I due volti della vendetta – 1961). Questa è una sezione ricca di produzioni in Vistavision, dal film di John Ford “The Searchers”, passando per Cecil B. De Mille (The ten commandments, 1956), per poi passare ad autori come Cukor, Donen (Funny face, 1957), fino ad arrivare all’irriverenza comica di Frank Tashlin (Artists and Models, 1955 e Will success spoil rock hunter?, 1957).

Anche quest’anno l’appuntamento fisso con il Progetto Chaplin, che ha riportato allo splendore, City Lights, e Pay Day oltre alla Keyston seriers. La serie Ritrovati & Restaurati ha riportato alla luce numerosi film andati persi come il magnifico A milion bid, tragedia della memoria persa e di un amore difficile da eliminare diretta da Michael Curtiz. Nelle altre sezioni un omaggio a Valdemar Psilander, star maschile del cinema danese, a Jean Durand comico surreale del primo decennio del novecento, Immagini dalle antiche capitali coloniali, Henri Fescourt, autore di serials. Proseguono anche quest’anno i dossier dedicati agli autori del passato: De Mille, Dreyer, Renoir e Bergman.

Tra gli appuntamenti più interessanti una panoramica sul musical tedesco, anni trenta, l’omaggio a Humphrey Jennings, documentarista di grande impatto e un ritratto di Alida Valli, attrice italiana, vista nel decennio 1936-46. Anche quest’anno al centro della kermesse bolognese, il ritrovamento (lo scorso anno fu di un film con Alberto Sordi) di un film inedito interpretato da Nino Manfredi, recentemente scomparso: Torna a Napoli diretto da Domenico Gambino, conosciuto anche come Simme è Napule paisà del 1949. Conclude la manifestazione l’anteprima nazionale dell’ultimo capolavoro del maestro svedese Ingmar Bergman, Saraband.


di Davide Zanza
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