Il 19 novembre prende il via la XVII edizione del MEDFILM FESTIVAL, manifestazione storica della Capitale che rinnova l’appuntamento di Roma con i protagonisti del cinema del Mediterraneo. Il direttore artistico e fondatore del festival Ginella Vocca, propone un programma potente, graffiante con punte di forte ironia, in 9 giorni di visioni si potranno vedere: 40 anteprime, 3 sezioni competitive, 12 film nel Concorso Ufficiale, 13 opere nel Concorso documentari, 18 cortometraggi nel Concorso Methexis, e ancora focus su Israele, Spagna e Marocco, ospiti internazionali e tante novità dal web.
Ospiti d’onore Egitto e Tunisia, con film, documentari e cortometraggi, un’immersione tra storie e volti della Primavera Araba, per raccontare, insieme alla voce dei loro autori, i fermenti che hanno preceduto la rivolta e le nuove democrazie in gestazione della sponda sud.
Nel suo confronto tra Mediterraneo ed Europa, il Festival si sposta ad est, e fa tappa in Romania, terzo Ospite d’onore di questa edizione davvero ricca. Film e registi per aprire una finestra sul nuovo cinema rumeno, con le sue storie originali, in bilico tra dramma esistenziale e magico realismo. La Competizione Ufficiale-Premio Amore e Psiche 2011, curata da Vanessa Tonnini, propone un viaggio di esplorazione in un cinema di utopia che allarga e dilata i confini mediterranei per spingersi nella multiforme fucina artistica dei Balcani, mai come quest’anno ricca di proposte stimolanti, dal metaforico e suggestivo sloveno Silent Sonata, al bosniaco Sevdah for Karim, cruda riflessione sulle ferite lasciate in eredità dalla guerra alle nuove generazioni – passando per l’entroterra turco di Zephyr, l’Iran di The Orion (film che vanta la partecipazione di Jafar Panahi al montaggio) l’Egitto dei giovani musicisti di Microphone, per ritornare nel cuore dell’Europa, in una primitiva Francia messa in scena da Bruno Dumont in Hors Satan.
La sezione Nuova Europa-PREMIO LUX è un’istantanea sul cinema del reale che gioca con se stesso, serissimo e diligente nel destreggiarsi tra spericolatezze formali, come nel polacco The Mill and the Cross, e tematiche audaci come quelle raccontate nel film austriaco
Michael.
Open Eyes, il Concorso documentari curato da Gianfranco Pannone, che ha saputo disegnarne con libertà il profilo a partire dal sottotitolo – Il cinema (si) guarda -, offre una selezione di opere poeticamente ancorate al reale, nella descrizione di un presente quanto mai magmatico e incerto, eppure capace di fornire ancora risposte confortanti con lo spagnolo Guest, il tunisino No More Fear, l’israeliano The Queen has No Crown. Giurati della sezione documentari: Antonietta De Lillo, Kristina Cepraga e Mario Balsamo.
Il Premio Methexis, Concorso cortometraggi, curato da Alessandro Zoppo, è una panoramica sul cinema dell’istante, dalle visioni sfuggenti delle metropoli europee allo scalpitante e vivissimo cinema della sponda sud e mediorientale. Giurati del premio
Methexis: gli studenti di cinema di 10 pesei e i detenuti della Casa Circondariale di Rebibbia.
L’Immagine 2011 del festival, intensa come le precedenti, è realizzata per il 3° anno, dall’artista Francesco Cuomo. L’opera – è ispirata alla vita e, nell’anno del volontariato, l’uomo che si alza dalla sedia dorata è un monito alla partecipazione, mentre le mani rappresentano un aiuto alla voglia di fare, all’unione, alla passione di creare.
Tra i protagonisti di questo viaggio Mediterraneo svetta la figura straordinaria, mitica di Omar Sharif, che verrà insignito del Premio alla Carriera 2011, durante la cerimonia di premiazione del 26 novembre, insieme a lui approderanno al festival i giurati del Concorso
Ufficiale Premio Amore e Psiche 2011: Danielle Arbid (Libano), Shlomi Elkabetz (Israele), Adrian Paduraru (Romania), Serra Yilmaz (Turchia), l’attore tunisino Ahmed Hafiene.
E ancora Ismael Ferroukhi, presente in concorso con lo storico Les Hommes Libres (che vede come protagonista il divo franco-algerino de Il Profeta Tahar Rahim), Sinisa Dragin e Marian Crisan autori rispettivamente di If The Seed Doesn’t Die e Morgen, entrambi in corsa per il Premio Amore e Psiche, il polacco Lech Majewski, il serbo Jasmin Durakovic, Andrea Segre, l’iraniano Zamani Esmati e Kristina Cepraga, giovane attrice rumena nota al pubblico italiano per le sue interpretazioni in popolari fiction televisive (Don Matteo, Carabinieri) e nei film Gli Amici del Bar Margherita di Pupi Avati e Gianni e le Donne di Gianni di Gregorio.
Per raccontare i momenti che hanno preceduto la Primavera araba e per ragionare sulle prospettive future dei paesi del Maghreb saranno presenti i registi tunisini Raja Amari con Dowaha, Mourad Ben Cheikh, autore dell’importante documentario No More Fear girato nei
giorni della rivolta tunisina, e Jamel Mokni con il controverso Hymen National.
Nel medesimo solco si pone la II° edizione della Giornata delle Letterature, organizzata da Irradiazione Editore, sotto l’attenta guida di Emanuela Gargallo e dedicata agli autori tunisini ed egiziani, così come il Forum: Nuovi Confini dell’Europa, Nuovi Orizzonti Web,
coordinato da Barbara Bruni e volto a sottolineare l’efficacia del web per la circolazione delle opere audiovisive, per l’accesso a nuove forme di finanziamento e soprattutto per la libera circolazione delle idee. A conclusione del forum verrà proiettato 18 Days, film collettivo egiziano realizzato per restituire a caldo quanto accaduto durante i giorni della protesta di Piazza Tahrir.
Nell’ambito della Cerimonia di Apertura del 19 novembre all’Auditorium della Conciliazione di Roma, il festival attribuirà a Michelangelo Pistoletto il prestigioso riconoscimento PREMIO KOINÉ 2011. Nome di punta dell’Arte contemporanea, fortemente impegnato nella
diffusione e nello sviluppo delle opere di giovani artisti attraverso il progetto Love DifferenceMovimento Artistico per una Politica InterMediterranea, Pistoletto realizza l’opera simbolo di questo progetto: un grande tavolo specchiante a forma di bacino del Mediterraneo, circondato da sedie tipiche provenienti dai paesi bagnati dalle sue acque. Nel corso della serata verrà conferito il Premio alla Carriera a Sergiu Nicolaescu, colonna del cinema rumeno che a partire dagli anni 60, con la sua attività di attore e regista, ha sostenuto il processo di libertà della Romania.
A dare ufficialmente il via al Festival ci penserà il film vincitore del PREMIO LUX 2011, i finalisti 2011 sono: Attenberg di Athina Rachel Tsangari (Grecia), Le nevi del Kilimandjaro di Robert Guédiguian (Francia), Play di Ruben Östlund (Svezia, Francia, Danimarca).
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