MEDFILM 2002 – Roma 12-25 novembre 2002

Le culture dei paesi del Mediterraneo sono strettamente collegate tra loro, intrecciate in modo indissolubile da millenni di scambi commerciali, emigrazioni, viaggi, influenze di tutti i generi. E’ forse per questo che i movimenti artistici degli Stati che si affacciano su questo enorme bacino risultano così fortemente caratterizzati da un evidente legame con le tradizioni, la storia, gli usi e costumi dei diversi popoli.
I conflitti non restano comunque fuori da questo complesso circuito, ancor più oggi che una certa frizione tra differenti visioni dell’esistenza sembra diventare più viva.
In realtà, i motivi di unione tra i paesi del Mediterraneo sono molto più solidi di quelli di divisione e la facilità con la quale possono avvenire passaggi umani ed artistici non fa che accrescere la tolleranza e il rispetto reciproco.
Prova di questo profondissimo dialogo, tristemente avversato solo da estremisti e xenofobi, è ad esempio il MedFilm festival-laboratorio, manifestazione cinematografica giunta alla sua ottava edizione che nell’arco di quindi giorni fa confluire a Roma cineasti ed autori provenienti da numerosi luoghi.
Il clima del MedFilm è caratterizzato da una massima apertura nei confronti dell’altro, nella consapevolezza che solo dall’incontro e dai contatti umani possano nascere non solo grandi opere d’arte ma anche le basi per una sacrosanta convivenza pacifica.
La rassegna romana (12-25 novembre 2002) prevede una sezione di lungometraggi in concorso. Dieci sono i titoli che si contenderanno il premio “Amore e psiche” e i riconoscimenti “Menzione speciale” e “espressione artistica”. Si tratta di lavori provenienti da Algeria, Francia, Grecia, Israele, Italia, Marocco, Slovenia, Territori Palestinesi, Turchia e Yugoslavia.
Il concorso verrà giudicato da una giuria presieduta da Giuliano Montaldo e che vedrà collaborare Shalini Dewan, Livia Gyarmathy, Maria Latella, Gerrit Van Dijk.
Decine, comunque, sono le opere inserite in un ampio cartellone suddiviso in oltre dieci sezioni. Tra le anteprime nazionali vogliamo segnalarvi quella di Matrimonio tardivo dell’israeliano Dover Kosashvili, Ticket to Jerusalem del palestinese Rashid Masharawi,Inch’Allah dimanche dell’algerian Yamina Benguigui e Ali, Rabia et les autres del marocchino Ahmed Boulane.
Denotare inoltre che le proiezioni avranno tre diverse sedi: il cinema Quirinale, il MACRO-Museo d’Arte Contemporanea Roma e il Museo di Roma in Trastevere.
di Redazione