LongTake Interactive Film Festival a Milano, tra innovazione e interazione
Il pubblico diventa protagonista assoluto con la prima edizione di LongTake Interactive Film Festival che si svolgerà a Milano dal 7 al 9 luglio al Mic - Museo Interattivo del Cinema.
Tre giorni di cinema ‘a fruizione diretta’, interamente dedicati a un nuovo modo di vivere e interpretare l’esperienza cinematografica. Il pubblico diventa protagonista assoluto con la prima edizione di LongTake Interactive Film Festival che si svolgerà a Milano dal 7 al 9 luglio al Mic – Museo Interattivo del Cinema.
Patrocinato dal Comune di Milano, ideato e realizzato dal portale di cinema LongTake – il social dizionario che raccoglie oltre 22.000 recensioni di film, a cui gli utenti possono abbonarsi e vedere film, votare e essere protagonisti attivi – insieme a MIC – Museo Interattivo del Cinema e in collaborazione con Epson e Campari, il festival propone un programma innovativo e diversificato che accosta, tra le altre proposte, proiezioni in concorso (tre titoli inediti nelle nostre sale) e una programmazione on demand, attraverso cui il pubblico potrà votare quali film inserire in cartellone, scegliendo direttamente nell’ambito di quattro macro sezioni: Cinema Indie americano; Horror classico; Capolavori Anni ’70; Cineteca 70, selezione di un grande film per decennio, a partire dal 1947, anno di fondazione della Cineteca di Milano.
Un evento fortemente caratterizzato da modalità interattive e da un format innovativo rivolto principalmente ai giovani ‘nativi digitali’ che costituiscono il pubblico del futuro. Location ideale saranno quindi, il MIC, luogo ad alto tasso di interattività 2.0, in cui scoprire tutti i segreti del cinema e della sua storia; il Nuovo Archivio Film che, grazie alla tecnologia della realtà aumentata, è un originale modello di gamification e di coinvolgimento del pubblico tra i più nuovi; ed infine la sala cinematografica del MIC che ogni anno ospita migliaia di film di qualità e una serie di iniziative diverse, tutte legate al mondo del cinema. Durante il festival inoltre sarà possibile fare una visita guidata presso l’Archivio Storico dei Film, un presidio delle immagini in pellicola esteso per oltre 3.000 mq sotterranei e distribuito su due piani, che raccoglie le collezioni filmiche più preziose e storiche della Cineteca di Milano (circa 25.000 titoli), in cui è stato allestito un percorso multimediale con elementi di Realtà aumentata. Sarà sufficiente infatti indossare gli Smartglass Epson Moverio per vivere un’esperienza unica ed emozionante alla ricerca dei 50 titoli che si nascondono dietro ai QR Code.
Il gioco incontra l’interazione con il cinema e al festival, lo spettatore potrà anche, oltre a vedere film, sequenze, cartoni animati – fino ad oggi chiusi negli archivi della Cineteca – costruirsi dei percorsi personali, divertirsi smontando, rimontando e doppiando sequenze cinematografiche; ma anche approfondire diverse tematiche, scegliere l’argomento, l’autore e il periodo. Inoltre si potrà connettere con tutte le cineteche e archivi filmici del mondo e utilizzare mappe dinamiche per scoprire quali sono i set dei cinema e le sale cinematografiche della città e la loro storia.
Affidata a un palinsesto classico (ma arricchito dalla selezione on demand), la sezione dedicata ai tre titoli in concorso, tre chicche da non perdere: “Wiener-Dog” (2016) di Todd Solondz, uno dei lavori più politici, sarcastici e incisivi del grande regista americano (in passato ha diretto capolavori come Happiness e Palindromi), capace di attaccare la cultura pop odierna e riflettere sull’attuale società occidentale con uno spessore fuori dal comune. Il film – suddiviso in quattro episodi – diviene occasione per il regista per raccontare la circolarità della vita soffermandosi su temi diversi che spaziano dal terrorismo alla vecchiaia, dalla solitudine al razzismo; ‘The Last Family’ (2016), secondo titolo in programma firmato da Jan P. Matuszyński, che, per il suo esordio nel lungometraggio di finzione, ha scelto di ripercorrere la travagliata esistenza di uno dei più grandi artisti polacchi del ventesimo secolo, la cui pittura dai connotati apocalittici e mortiferi si rispecchia nell’austera Polonia comunista. Colpiscono all’interno del film la riflessione sull’atto del filmare e la capacità di rappresentare le ossessioni di un uomo condannato alla sofferenza. Presentato in concorso al Festival di Locarno 2016, dove Andrzej Seweryn è stato premiato come migliore attore, ‘The Last Family’ è un potente biopic che diventa anche preziosa testimonianza storica e perfetto esempio di cinema impegnato, capace di coinvolgere emotivamente il grande pubblico; e infine lo straordinario ‘31’ (2016) di Rob Zombie, il visionario regista che arrivato alla settima regia, che dopo il bellissimo ‘Le streghe di Salem’ (2012), prosegue con coerenza il suo percorso autoriale con quella che, forse, è l’opera più estrema della sua carriera. Duro e cruento, il film, ambientato nella notte di Halloween del 1976, è un omaggio agli slasher degli anni Settanta e, in particolare, al celebre ‘Non aprite quella porta’ di Tobe Hooper. La protagonista è Sheri Moon, moglie e musa del regista.
Dall’ interattività alla partecipazione attiva finalizzata alla conoscenza dei mestieri che ruotano intorno al cinema, con la sezione dedicata alla Formazione che propone la prima edizione di un Concorso dedicato ai Giovani Critici non professionisti under 30, (premio in denaro del valore di € 400,00) che dovranno cimentarsi nella stesura di una recensione di un film uscito nelle sale italiane tra l’1 gennaio 2016 e il 2 giugno 2017; e tre Workshop tematici: ‘Abc del cinema’, seminario per imparare a conoscere la grammatica cinematografica, condotto da Simone Soranna, critico e redattore di LongTake; ‘Critica Cinematografica’ a cura di Andrea Chimento, direttore di LongTake e critico de IlSole24Ore.com, sulla scrittura critica odierna, con particolare riferimento a quella via web; ‘I Social e il Cinema’, seminario a cura di Andrea Pesoli, critico e redattore di LongTake.
A completare la sezione, un incontro con il regista e sceneggiatore Francesco Bruni che presenterà al pubblico il suo ultimo film ‘Tutto quello che vuoi’, una fiaba moderna che racconta l’incontro tra un giovane scapestrato e un anziano poeta, a cui seguirà un incontro per dialogare con il pubblico sui temi del film e sui mestieri del cinema.
Il festival avrà il suo culmine nella serata conclusiva, organizzata In collaborazione con Campari (8 luglio, ore 22) sulla terrazza del MIC, con l’evento speciale: ‘70 giri di ballo’, una festa con dress code Anni ‘70 per festeggiare il settantesimo anniversario della Cineteca di Milano (1947 – 2017) con dj set a tema.
Serata finale con proiezione del Film vincitore e Premiazione Concorso Giovani Critici.
Per informazioni:
LongTake: longtake.it/festival
Fondazione Cineteca Italiana: cinetecamilano.it
In foto: Wiener-Dog, regia di Todd Solondz (2016).
di Patrizia Rappazzo