Cannes 2010 – Film socialisme di Jean-Luc Godard

Nella sezione Un Certain Regard è stata presentata l’ultima fatica del maestro Jean-Luc Godard: Film socialisme (Film socialismo). Questi è stato fra i capostipiti della nouvelle vague e continua tenacemente a praticare un cinema antinarrativo per definizione. Le sue opere mettono insieme immagini, spezzoni di altri film, scritte sul genere di quelle dei film muti, brani televisivi e sequenze più tipicamente cinematografiche. Questo suo ultimo lavoro è diviso abbastanza nettamente in due parti. La prima mostra immagini di una crociera nel mediterraneo su una lussuosa nave della Costa Armatori. La prima cosa evidente è lo scontro fra il pessimismo rivoluzionario e anticapitalista del discorso, seppure frammentato in cento battute e slogan, e le immagini patinate, pubblicitarie del grande albergo navigante. C’è in questo un conflitto che non è possibile sanare solo usando l’ironia come metro giustificativo. La seconda parte, poi, ritorna al modo di fare cinema pseudo – narrativo tipico di questo regista con una ministoria ambientata in un garage di provincia ove una teleoperatrice di colore (emblema dell’Africa?) sta realizzando un servizio per la rete regionale francese. Difficile fare chiarezza, anche se un certo filo conduttore si può intravvedere nei molti ritorni di slogan e giochi di parole  che arrivano direttamente dalle opere precedenti di questo cineasta. In definitiva, più una  testimonianza che qualche cosa di veramente nuovo.

Estratto dall’articolo pubblicato su www.cinemaeteatro.com


di Umberto Rossi
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