56° Taormina Film Festival
Dopo appena tre giorni dalla sua apertura, la 56° edizione del Taormina Film Fest ha già regalato al suo pubblico grandi emozioni e grandi ospiti. Le prime sorprese sono state annunciate alla conferenza inaugurale, dove il direttore artistico, Deborah Young, e il sindaco di Taormina, Mauro Passalacqua, hanno annunciato diversi nuovi premi tra cui il meritatissimo Tao−Arte Visual Awards alla Walt Disney Company che ha regalato al festival una suggestiva anteprima del suo ultimo lungometraggio Toy Story 3d, proiettato in tre dimensioni nella magnifica cornice del teatro antico di Taormina ed impreziosito, come sempre, da un cortometraggio dal titolo Day & Night che ha stupito per originalità, poeticità, e utilizzo non invasivo delle ultime tecnologie di CG.
Il direttore artistico e il sindaco hanno poi ricordato l’iniziativa Tao−Heart a favore dei bambini di El Salvador ed annunciato la partecipazione del festival al convegno sull’unità d’Italia che si svolgerà il 18/06 alla presenza di alte cariche istituzionali e che verterà sulla tematica “dalla letteratura al cinema”.
Ma al festival del cinema i protagonisti sono i film e allora iniziamo a segnalarvi 18 comidas di Jorge Coira che attraverso i quotidiani gesti legati ai pasti riesce a raccontarci un ritratto della Galizia che è ritratto di un’Europa persa tra delusioni e disillusioni comunicate al cellulare. Da sottolineare la tecnica di improvvisazione con cui gli attori hanno affrontato il film, metodo originale ma che perde l’efficacia teatrale poiché spezzata da un montaggio che spesso ricorre a dei jump−cut per creare una sorta di improvvisazione controllata.
Insieme a Sonhos Roubados di Sandra Werneck, l’opera di Coira inaugura l’omaggio del festival di Taormina al cinema Spagnolo e Brasiliano regalando una vetrina per opere inedite in Italia. Come già accennato prima, la prima serata del festival è stata impreziosita dalla proiezione di Toy Story 3d, il film, sebbene divertente e ottimamente realizzato, non raggiunge lo spessore espressivo delle ultime opere Disney−Pixar rimanendo un film “giocoso” dalla facile morale fanciullesca.
Il 13 giugno a Taormina è stato il Robert De Niro day, già alle nove del mattino gli spettatori hanno potuto apprezzare The Good Sheperd, ultimo lavoro da regista di De Niro, per poi godere della presenza dell’attore per un’incontro di un’ora durante il quale De Niro, con semplicità ed ironia, ha parlato di sé e del suo lavoro, ricordando le sue permanenze in Sicilia durante la lavorazione de Il Padrino, annunciando di voler continuare la sua attività di regista con dei seguiti di The Good Sheperd e di essere molto attivo come attore e attualmente al lavoro con Martin Scorsese.
In serata De Niro ha ritirato il Taormina Arte Award insieme a Valentino e al duo siciliano Ficarra e Picone, la premiazione è stata seguita dalla proiezione, in esclusiva, di un cortometraggio d’animazione firmato Salvador Dalì e Walt Disney dal titolo Destino, la cui realizzazione è stata fortemente voluta dal nipote di Disney, Roy e la cui poeticità emoziona e cattura con dei riferimenti cinematografici altissimi a Chabrol e al suo Chan Andalou. Il film della serata, Monsters, di Gareth Edwards, è il racconto di un futuro in cui una zona contaminata da alieni deve essere attraversata da due giovani ragazzi. La metafora del viaggio pericoloso è facilmente riconducibile ai drammi legati all’immigrazione clandestina e la scena finale ci ricorda, ancora una volta, come i governi generino false paure per governare col terrore. Malgrado la non spiccata originalità, il film si avvale di due convincenti protagonisti e di una regia dinamica, sebbene spesso troppo tentata dai giochi di messa a fuoco.
Il lunedì del festival ha visto la presenza di Marco Bellocchio, protagonista di un’interessante Master Class oltre che di Ambra Angiolini che ha colpito per simpatia e acutezza. Inoltre abbiamo assistito anche alla proiezione dell’esordio al cinema di Yasmina Reza con Chicas, un primo passo dell’autrice e regista teatrale verso il cinema che mostra già della ottime potenzialità oltre che una sempre splendida Emmanuelle Seigner.
Da segnalare la presenza di Shane Danielsen, ex direttore del festival di Edimburgo e grande esperto di cinema che ha introdotto e condotto diversi incontri tra cui quello con Robert De Niro, e del conduttore ufficiale del festival Luca Calvani attore e personaggio televisivo che risulta simpatico sebbene un po’ impacciato (ma chi non lo sarebbe al cospetto di De Niro).
In conclusione, un inizio di festival convincente, magari alcuni aspetti organizzativi potevano essere più attenzionati ma comunque una buona edizione che fa ben sperare per il futuro del festival. Si attendono ancora ospiti del calibro di Emir Kusturica, Colin Firth e Dario Argento. Mentre scrivo viene proiettata la prima partita dell’Italia sul grande schermo, perché anche il festival tifa azzuri ma lo fa a suo modo, invitando il grande Totò Schillaci e proponendo una rassegna di cinema e calcio che stasera offrirà Finding Lenny di Neal Sundstrom e che prevede anche Rimet: l’incredibile storia della coppa del mondo di Lorenzo Gazzella, Filippo Macelloni e Cesar Meneghetti, e Kick Off di Shawkat Amin Korki oltre al documentario Maradona che domani, 15/06 aprirà l’ Emir Kusturica day.
di Redazione