50+1 Mostra Internazionale del Nuovo Cinema – Pesaro 2015
Con la nuova direzione artistica di Pedro Armocida la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema compie i suoi primi 50 anni (dal 20 al 27 giugno 2015). Si apre una nuova fase del Festival che declinerà in un modo diverso la storica locuzione “nuovo cinema”, legandola alle forme più giovani ed innovative del linguaggio cinematografico contemporaneo. “Da qui l’idea – dichiara il direttore – di numerare l’edizione ‘50+1‘, ad esemplificare una ripartenza che vuole essere profonda e innovativa. Nel solco, però, del grande lavoro svolto da chi il festival l’ha creato, come Lino Miccichè e Bruno Torri che rimane il coordinatore del nuovo comitato scienti4ico (Pedro Armocida, Laura Buffoni, Andrea Minuz,Mauro Santini, Boris Sollazzo, Gianmarco Torri). La Mostra è stata sempre votata alla ricerca, allo studio e alla promozione del ‘nuovo cinema’ in tutte le direzioni artistiche che si sono succedute negli anni dopo quella di Miccichè (Marco Müller, Adriano Aprà, Andrea Martini e Giovanni Spagnoletti), e con questo indirizzo si muoveranno tutte le sezioni del festival che quest’anno estende il suo raggio di azione nella città di Pesaro aprendo un secondo spazio (la sala Pasolini all’interno del Teatro Sperimentale) e coinvolgendo anche il prestigioso Centro Arti Visive Pescheria dove si svolgeranno gli incontri, le tavole rotonde e i dibattiti con il pubblico”.
ESORDI ITALIANI. GLI ANNI DIECI AL CINEMA (2010-2015)
L’EVENTO SPECIALE
Perfettamente inserito all’interno delle nuove linee programmatiche sarà l’evento speciale dell’edizione 50+1, completamente dedicato ai registi italiani esordienti degli ultimi cinque anni, con un’attenzione particolare al lungometraggio di finzione: sarà l’occasione per ripercorrere temi, istanze e proposte del nuovo cinema italiano.
I TITOLI
La parte più ampia e articolata è quella dedicata ai film di finzione con ascendenze e/o ibridazioni documentaristiche, che include opere come Salvo (Fabio Grassadonia e Antonio Piazza), Piccola patria (Alessandro Rossetto), L’intervallo (Leonardo Di Costanzo), Sette opere di misericordia (Gianluca De Serio, Massimiliano De Serio), Tir (Alberto Fasulo), Et in terra pax (Matteo Botrugno e Daniele Coluccini), Corpo celeste (Alice Rohrwacher), L’estate di Giacomo (Alessandro Comodin), Arianna (Alessandro Scippa) e La vita al tempo della morte (Andrea Caccia). Fino alle opere più recenti come N-Capace (Eleonora Danco) e Ananke (Claudio Romano) nella sua prima proiezione pubblica. Un altro aspetto che merita particolare attenzione per i suoi aspetti innoVatiVi è l’utilizzo di un genere classico come la commedia, a cui molti dei registi esordienti si riVolgono con uno sguardo diverso. È il caso, per esempio, di titoli come Smetto quando voglio (Sidney Sibilia), Scialla!,(Francesco Bruni), Diciotto anni dopo (Edoardo Leo) e I primi della lista (Roan Johnson).Un altro capitolo sarà dedicato al peculiare fenomeno degli esordi alla regia di attori che hanno sentito l’esigenza di mettersi dietro la macchina da presa raccontando, con un taglio molto personale, Vicende legate all’oggi (Miele di Valeria Golino e La città ideale di Luigi Lo Cascio).
LA TAVOLA ROTONDA
L’evento speciale prevede il 25 giugno una tavola rotonda cui parteciperanno registi, critici e altri esponenti del cinema italiano che si confronteranno sulle Visioni prospettiche di fare cinema oggi.
LA PUBBLICAZIONE
L’evento speciale sarà accompagnato dal volume edito da Marsilio, a cura di Pedro Armocida, in cui, attraverso numerosi saggi di critici e storici del cinema, Verranno analizzati i vari aspetti che hanno caratterizzato l’attività dei registi esordienti. Completa il volume un apparato di materiali critico-‐informativi con interViste a molti degli autori considerati, insieme alla lista di tutte le opereprime realizzate nell’ultimo quinquennio.
CONCORSO PESARO NUOVO CINEMA – PREMIO LINO MICCIHE’
La selezione, curata da Pedro Armocida, Paola Cassano, Anthony Ettorre e Michela Greco, propone sei Cilm di registi emergenti provenienti da Vari cinematografie: dal Sudamerica con il cileno La madre del cordero di Enrique Farías e Rosario Espinosa, l’argentino La mujer de los perros di Laura Citarella e Verónica Llinás, agli Stati Uniti con Petting Zoo di Micah Magee, all’Europa con il francese Un jeune poéte di Daniel Manivel e con l’italiano Terra di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani, Cino all’Iran con A Minor Leap Down di Hamed Rajabi. Un concorso a forte presenza femminile con tre registe (Laura Citarella, Verónica Llinás, Micah Magee) e quattro storie interamente incentrate su donne. Come la protagonista di La madre del cordero che a 49 anni, dopo una Vita passata con una madre opprimente, cerca di trovare una sua strada, tragica, per emanciparsi. O come la 17enne Layla di Petting Zoo che in Texas frequenta l’ultimo anno di scuola ed è pronta per il college. Una gravidanza inaspettata però le cambierà la Vita. Mentre una gravidanza interrotta, per un aborto spontaneo, è al centro delle Vicende della trentenne Nahâl che in A Minor Leap Down tiene nascosto a tutti i familiari, marito compreso, il tragico evento. Gli accadimenti che ne conseguono trasformano la Vicenda personale di un singolo nello specchio tragico dell’attuale società iraniana. Figura misteriosa ma altrettanto interessante è quella della protagonista di La mujer de los perros, una donna senza nome che ViVe da sola, per scelta, con un branco di cani alla periferia di Buenos Aires, dove il centro abitato inizia a sfumare nelle Pampas. Quasi del tutto privo di dialoghi, il film segue la protagonista (interpretata dall’attrice Verónica Llinás, qui per la prima volta anche regista) nell’arco di quattro stagioni, durante le quali la Vediamo aggiustare il suo rifugio improvvisato nei boschi, difendersi dagli elementi naturali e dai rischi, procurarsi (e talvolta rubare) il cibo e, sporadicamente, avventurarsi in città tra le altre persone. Apparentemente molto più leggero è il cinema di Daniel Manivel che in Un jeune poéte tratteggia un personaggio delizioso, quello del giovane Rémi, che sogna di diventare poeta e incantare il mondo con Versi indimenticabili. In cerca di ispirazione sotto il sole della città di Sète, armato solo di penna e taccuino, Rémi è pronto per mettersi a scrivere… Ma da doVe cominciare? Guardando il mare? Salendo sulla cima di una montagna? Ascoltando il canto degli uccelli? Trovando la propria Musa? Nei bar? Al cimitero? In acqua? E se tutto questo non funziona, allora non resta che bere, bere e ancora bere, finché non scatta la scintilla. Più legato alla speculazione, filosofica e cinematografica, l’italiano Terra che mescola immagini documentarie, materiali d’archivio, foto d’epoca per raccontare rovine del passato e dimensione contemporanea, fasti lontani e attualità tecnologiche, Voli spaziali, bellezze perdute e Volti antichi. Poi a un certo punto , oltre a Lou Castel e Franco Nero, spunta la Voce, ammaliante e ipnotizzante, di Julio Bressane….
Ad assegnare il premio intitolato a Lino Miccichè, fondatore della Mostra insieme a Bruno Torri, una giuria, presieduta da Francesca Neri, composta da studenti provenienti dalle università e dalle scuole di cinema.
PASOLINI NOSTRO CONTEMPORANEO – PASOLINI PESARESE
A quarant’anni dalla tragica scomparsa e a cinquanta esatti dalla sua presenza al primo dei convegni organizzati dalla Mostra e dedicati alla critica e alla semiologia cinematografica, dove Pier Paolo Pasolini lesse la sua relazione introduttiva cinema di poesia subito diventata famosa, il festival Vuole rendere omaggio a uno dei massimi artisti e intellettuali del secolo scorso. Sarà, quindi, presentata -‐ in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e con il Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna -‐ un’ampia selezione dei suoi film (Accattone, 1961; La ricotta, 1963; La rabbia, 1963 nell’edizione con materiali inediti presentata da Istituto Luce, Cineteca di Bologna e Gruppo Editoriale MinerVa Video; Uccellacci, uccellini, 1966; Edipo Re, 1967; Porcile, 1969; Il Fiore delle Mille e una notte, 1974; Salò o le 120 giornate di Sodoma, 1976) e una tavola rotonda (coordinata da Bruno Torri con Adriano Aprà, Pedro Armocida, Roberto Chiesi, Gianni D’Elia, Giacomo Marramao, Andrea Minuz, Stefania Parigi, Stefano Rulli, Piero Spila) che metterà al centro della discussione sia l’importanza e l’originalità dell’apporto da lui dato agli studi cinematografici con le tre relazioni pesaresi, sia l’attualità del suo pensiero e del suo impegno civile. L’omaggio a Pasolini verrà completato dallo spettacolo di uno dei cantautori più innovativi del panorama italiano, Pierpaolo Capovilla de Il teatro degli orrori, che porterà a Pesaro il suo reading da La religione del mio tempo.
Per il programma completo e maggiori informazioni
Mostra Internazionale del Nuovo CInema – Pesaro (20 – 27 giugno 2015)
tel.: (+39) 06 4456643 / (+39) 06 491156
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di Redazione