Valeria D’Obici. Dizionario di un’attrice “sui generis”

Francesco Foschini presenta il suo libro dedicato a Valeria D'Obici.

Il critico Francesco Foschini (con Stefano Careddu) racconta la carriera e le passioni di Valeria D’Obici, una delle attrici più originali della scena teatrale e cinematografica italiana. Un libro in forma di dizionario-intervista, con le testimonianze di alcuni fra i grandi protagonisti del cinema italiano, da Pupi Avati a Peter Del Monte, da Liliana Cavani a Marco Risi. «Se quel giorno del 1966 fossi andata all’appuntamento con Lucio Battisti, che voleva formare un gruppo musicale tutto al femminile, alle ore 17.30 all’ex Trianon di Milano, forse avrei fatto la cantante e non l’attrice…», racconta Valeria D’Obici, «ma questo non lo saprò mai, perché gli diedi buca». «A un certo punto della mia vita ho deciso di diventare attrice, non che prima di quel momento non ci avessi mai pensato: da bambina mi piaceva prendere parte alle recite scolastiche, poi scrivevo e interpretavo delle scenette umoristiche, inventavo spettacolini con le mie compagne di classe… Ma la cosa fondamentale era poter esprimere le emozioni che avevo dentro. Quindi, se avessi suonato bene uno strumento musicale, tipo il pianoforte, non so se avrei fatto l’attrice, perché mi sarei sfogata suonando».

Valeria D’Obici è attrice di teatro, di cinema e di televisione, nota al grande pubblico per il ruolo di Fosca in Passione d’amore di Ettore Scola, grazie al quale vinse il David di Donatello come Miglior attrice protagonista e il Globo d’oro come Miglior attrice rivelazione. Ma dietro al film di Scola c’è molto di più riguardo alla Valeria pubblica e privata. Questo lavoro ha lo scopo di far (ri)scoprire le tante facce di una figura attoriale spesso non valorizzata a dovere nel cinema italiano. Il metodo del dizionario-lemmario è stato concepito per restituire al lettore pensieri, gioie, dolori, confessioni inedite in maniera diretta, ma anche per evitare pettinature romanzate tipiche delle biografie canoniche. Da L’amico immaginario di Nico D’Alessandria a Yuppies – I giovani di successo di Carlo Vanzina, da Anni 90 di Enrico Oldoini a Yerma di Marco Ferreri, dai ricordi d’infanzia alle esperienze teatrali con Franco Parenti ed Eduardo De Filippo: un viaggio nella memoria di un’attrice sui generis, appunto, raccontato da lei stessa tra ironia e nostalgia. Fanno da controcanto, inoltre, diversi contributi che hanno ripercorso le esperienze professionali vissute con lei, tra cui quelli di Pupi Avati, Peter Del Monte, Liliana Cavani, Barbora Bobulova, Andrée Ruth Shammah, Enzo G. Castellari. Con una prefazione di Rocco Moccagatta.


di Redazione
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