PPP100 – Il cinema di Pasolini visto dai manifesti

Inaugurata il 17 dicembre al castello di Gemona la mostra dedicata ai manifesti dei film di Pier Paolo Pasolini.

Nell’anno del centenario in cui a Pier Paolo Pasolini sono stati dedicati eventi e mostre in tutta Italia e all’estero, finora non gli era stato reso omaggio con un’esposizione completa di manifesti dei suoi film. A questa lacuna pone rimedio la Cineteca del Friuli con la mostra “PPP 100. Il cinema di Pasolini visto dai manifesti”, in programma dal 17 dicembre 2022 al 10 aprile 2023 al Castello di Gemona.

La mostra, curata da Luciano De Giusti e Piero Colussi con l’allestimento di Nicole Pravisani e Ivan Marin, presenta manifesti in vario formato e fotobuste di tutti i film diretti da Pier Paolo Pasolini e di quelli a cui partecipò in qualità di sceneggiatore, autore dei dialoghi o interprete. I manifesti, tutti originali e in molti casi restaurati per l’occasione dal Centro Studi e Restauro di Gorizia con il contributo della Fondazione Friuli, provengono dagli archivi della Cineteca del Friuli e per la maggior parte fanno riferimento all’importante acquisizione del Fondo Gianni Da Campo, regista, storico e collezionista veneziano scomparso nel 2014. A questi si aggiungono alcuni soggetti forniti da Cinemazero e delle riproduzioni digitali di manifesti di film di Pasolini distribuiti sul mercato estero e conservati al George Eastman Museum, il più antico museo dedicato alla fotografia e uno dei più antichi archivi cinematografici al mondo.

La mostra si sviluppa sui quattro piani delle ex carceri del Castello di Gemona, seguendo in ordine cronologico l’attività di sceneggiatore, fin dal film La donna del fiume di Mario Soldati nel 1955, e la filmografia di Pasolini, dal suo debutto alla regia con Accattone nel 1961 alla sua ultima opera cinematografica, Salò o le 120 giornate di Sodoma, del 1975, e comprende tutti i lungometraggi e i corti dei film a episodi.

Tra gli altri importanti cimeli che arricchiscono l’esposizione, segnaliamo uno dei costumi originali disegnati dal grande costumista premio Oscar Piero Tosi e indossati da Maria Callas nel film Medea, girato in parte nella laguna di Grado, una delle collane indossate sempre da Callas in Medea e il costume di Totò nel film Che cosa sono le nuvole?. Tutti i costumi esposti sono stati concessi dalla storica Sartoria Tirelli.

La mostra ci porta in un’epoca d’oro del cinema italiano dominato da grandi figure d’autori ma anche da una ricchezza produttiva di cinema commerciale, e a un tempo in cui la promozione di un film era affidata alla forza evocativa delle immagini riprodotte nei manifesti. Queste immagini erano opera di grandi illustratori professionisti e di fotografi specializzati nelle foto di scena, ma talvolta anche di artisti prestati alla cartellonistica come il caso di Carlo Levi, Corrado Cagli, Mino Maccari, Anna Salvatore, ognuno dei quali realizzò un manifesto in occasione della presentazione di Accattone alla Mostra del Cinema di Venezia del 1961.


di Giuseppe Ghigi
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