Paolo Micalizzi ha ricevuto l’onorificenza Premio Bronzi di Riace

Sabato pomeriggio  nella maestosa Sala Canova del Consiglio Regionale Veneto, situata nel cuore della Serenissima a Piazza San Marco di Venezia, il critico e storico del cinema Paolo Micalizzi e il Vicario generale dell’Arcidiocesi Ferrara – Comacchio don Massimo Manservigi, nel suo ruolo di Sacerdote – regista, sono stati insigniti del Premio Bronzi di Riace, uno dei riconoscimenti più prestigiosi e più illustri legati alla storia della Calabria.

Il premio internazionale, giunto alla sua  ventitreesima edizione, promosso dall’Associazione turistica Proloco Città di Reggio Calabria e patrocinato dal Comune e  dalla locale Camera di Commercio e dalla Presidenza del Consiglio Regionale  calabrese e veneta, viene assegnato annualmente in un città diversa a personalità  della cultura e vuole premiare, come sottolineato dal Presidente Giuseppe Tripodi, “quelle figure che, come fieri guerrieri, hanno contribuito a portare sempre più in alto il rispetto e la stima per l’Italia  non solo nel nostro Paese, ma nel mondo intero”.

A Venezia sono state premiate  24 persone che si sono distinte nel campo dell’arte, della scienza, del cinema, dell’imprenditoria, della giustizia e legalità, della medicina e dell’Università. Il premio a Paolo Micalizzi gli è stato conferito conferito  con la seguente motivazione: “Nativo di Reggio Calabria, nella prima giovinezza si trasferì a Ferrara per lavoro. Qui ricoprì importanti incarichi professionali confermando la professionalità, l’abnegazione e l’impegno della nostra gente operosa. Per passione autentica si dedicò, ieri come oggi, al giornalismo nell’ambito cinematografico scrivendo per importanti riviste del settore e per blasonati periodici. Autore di diversi saggi sulla storia del cinema, la sua penna ha sempre prodotto pagine memorabili e di grande importanza nell’ambito di questo particolarissimo settore. Nel tempo ha assunto importanti iniziative culturali che gli hanno procurato numerosi ambiti riconoscimenti. Figura di grande valore, come un fiero guerriero ha saputo fare dei propri talenti e delle proprie passioni autentica regione di vita”.  

Don Massimo Manservigi è stato invece premiato per essere “Uomo di fede, di altissima levatura culturale, teologo e fine studioso, desideroso di divulgare i valori portanti della propria esistenza, ha scelto una via quasi inesplorata e come pioniere, con spirito di vero guerriero, ha parlato di storia, teologia, religione e virtù attraverso il mezzo dei documentari video, del cinema e della regia. Riuscendo a conciliare con eleganza, tratto e stile inediti la sua vocazione  religiosa con l’arte della pellicola.  Una passione viva, autentica, che si percepisce nelle sue opere e nell’amore profuso nella loro realizzazione. Un vero vanto per tutta l’Italia ed un riferimento prezioso per il nostro panorama culturale nazionale”.  


di Redazione
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