Critica mutante. Scrivere di cinema sul web – Convegno a Pordenone
A Pordenonelegge il dibattito fra tre professionisti della critica/scrittura cinematografica, attivi nel campo specifico da molti anni.

Come ogni anno le strade di Pordenone si sono riempite per tre giorni (19-21 settembre) di appassionati di letteratura e scrittura. Stiamo parlando della manifestazione denominata Pordenonelegge, evento che vede coinvolti in un lungo fine settimana autori, professionisti della scrittura, creativa e critica. Lo scopo è quello di proporre al pubblico dibattiti e incontri pubblici durante i quali discutere della scrittura come forma di comunicazione, di espressione artistica e di approfondimento culturale.
In tal senso, si è svolto nella Saletta del Convento di San Francesco (19 settembre) un interessante dibattito/confronto fra tre professionisti della critica/scrittura cinematografica, attivi nel campo specifico da molti anni. Il convegno, moderato da Daniel N. Casagrande (del Gruppo Triveneto SNCCI), aveva un titolo significativo: Critica Mutante. Scrivere di cinema sul web. Responsabili dell’organizzazione oltre a Pordenonelegge, anche Cinemazero e il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani-SNCCI.
A illustrare davanti a un folto pubblico la loro esperienza professionale, critica e giornalistica, sono stati Giancarlo Zappoli, direttore responsabile di MyMovies (www.mymovie.it) e fiduciario SNCCI per la Lombardia, Cristina Jandelli, direttore di www.cinema.it e ricercatrice presso la Facoltà di Lettere del’Università di Firenze dove insegna Storia del Cinema, e Maurizio G. De Bonis, segretario SNCCI e direttore di Cultframe-Arti Visive e Comunicazione e CineCriticaWeb.
A iniziare il dibattito è stato Giancarlo Zappoli, il quale ha evidenziato in maniera chiara la struttura comunicativa MyMovies ed ha analizzato le finalità divulgative di una rivista di cinema on line che ha la possibilità di vantare un numeri di contatti assolutamente invidiabile e, dunque, una capillare diffusione non solo per quel che riguarda il mondo dei cinephiles ma anche per quel che concerne il pubblico meno esperto. Cristina Jandelli ha raccontato con dovizia di particolari la storia di Cinema.it, priva rivista di critica cinematografica nata sulla rete addirittura nel 1996, quando internet era ancora un territorio praticamente sconosciuto nel nostro paese. Maurizio G. De Bonis ha affrontato questioni più tecniche, relative ai metodi comunicativi che il critico deve applicare quando scrive per il web, ed ha poi parlato delle sue esperienze di direttore di testate on line dedicate al cinema.
Dopo le relazioni dei tre esperti presenti si è aperto un dibattito molto vivace sul senso del fare critica oggi sulla rete. Molti giovani aspiranti critici presenti nella Saletta del Convento di San Francesco hanno chiesto ai tre “direttori” presenti quali siano i reali sbocchi professionali che il web offre a chi intenda occuparsi professionalmente di critica cinematografica. Giancarlo Zappoli, Cristina Jandelli e Maurizio G. De Bonis hanno provato a delineare con una certa precisione il ruolo del critico oggi, non solo collegato alla questione della scrittura ma anche al lavoro di operatore culturale e di organizzatore di festival e rassegne (in qualche caso anche di docente).
La scrittura (di cinema) sul web, dunque, è divenuta nel corso del dibattito motivo di confronto sull’attuale ruolo (culturale e giornalistico) del critico cinematografico, specie in relazione allo spazio che la critica si sta ritagliando in funzione della diversificazione delle piattaforme comunicative: siti, testate giornalistiche on line, blog, community. L’ultima frontiera è stata individuata nella diffusione sempre più ampia del “social journalism”, ovvero di quella articolata struttura informativa che prevede l’accostamento ai testi scritti da redattori/giornalisti/critici di articoli proposti dai navigatori e dai lettori, i quali possono usufruire di uno spazio di aggiornamento libero e affiancato, con pari dignità, alle rubriche giornalistiche ufficiali.
di Redazione