Bernardo Bertolucci – La passione del Cinema Convegno Fiesole 8 luglio 2003

COMUNICATO STAMPA

Il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, in collaborazione con il Comune di Fiesole, organizza in questa località un Incontro dal titolo Bernardo Bertolucci. La passione del cinema.
L’iniziativa, cui partecipa lo stesso Bertolucci, avrà luogo martedì 8 luglio, con inizio alle ore 10, nella palazzina Mangani (Via Portigiani, 24 – Fiesole). Gli interventi introduttivi saranno tenuti da Sandro Bernardi, Claudio Barabba, Francesco Casetti, Ermelinda Campani, Piero Gelli, Jeff T. Kline, Morando Morandini, Giovanni Maria Rossi, Stefano Socci e Aldo Tassone; al termine seguirà una discussione coordinata da Bruno Torri. Nel corso del convegno sarà anche presentato il libro Le regole dell’illusione: il cinema di Bernardo Bertolucci a cura di Claudio Carabba, Gabriele Rizza e Giovanni Maria Rossi, pubblicato per l’occasione dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e contenente una trentina di saggi originali unitamente alla filmografia e alla bibliografia del regista.

RELAZIONE CONVEGNO

Il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, in collaborazione con il Comune di Fiesole e con il proprio Gruppo Toscano, ha organizzato in questa località, martedì 8 luglio, un Incontro dal titolo Bernardo Bertolucci. La passione del cinema.
Dopo che Bruno Torri ha aperto i lavori convegnistici evidenziando l’importanza della figura di Bertolucci nel panorama del cinema mondiale, hanno preso la parola Beatrice Biagini, Assessore alla Cultura del Comune di Fiesole, Angelo Libertini, Direttore generale della Scuola Nazionale di Cinema – Cineteca Nazionale, e Roberto Salvatori, Direttore della Madiateca Regionale Toscana, i quali hanno sinteticamente motivato la loro partecipazione alla realizzazione del “Premio Fiesole ai Maestri del Cinema”, appunto assegnato quest’anno a Bertolucci, la cui impostazione e organizzazione culturale (comprendente, oltre la consegna del premio stesso, proiezioni, seminari, pubblicazioni) è dovuta al Gruppo Toscano del SNCCI, e segnatamente al lavoro di Giovanni Maria Rossi. Hanno poi fatto seguito sei brevi relazioni tenute da Sandro Bernardi, Ermelinda Campani, Giovanni Maria Rossi, Stefano Socci e Aldo Tassone.

In tal modo il cinema di Bertolucci è stato analizzato da diversi punti di vista, che hanno messo in luce, anche criticamente, le peculiarità di questo cineasta. E’ così emerso che, nel corso di una carriera registica ormai più che quarantennale, Bertolucci ”ha saputo coniugare diversi aspetti dello stesso apparato discorsivo” (Bernardi), giocando sull’invenzione e sulla ricerca espressiva, ma anche rifacendosi a un’idea di cinema classico; ha saputo assorbire autonomamente l’influenza della psicanalisi, riuscendo quindi a calare nel linguaggio cinematografico “il proprio vissuto emozionale e intellettuale, mediandolo anche con l’inclinazione per altre forme espressive come la letteratura e il cinema” (Campani); ha saputo svolgere “una personale riflessione sul tempo e sulla Storia, facendo filtrare quello e questa nelle storie narrate” (Rossi), ha saputo alternare piccoli film e grandi opere, facendosi guidare da una consapevole anche se a volte troppo accesa cinefilia, e comunque “mostrando coraggio nel fare un cinema spettacolare, hollywoodiano” (Carabba) in cui giocano un ruolo rilevante le “scene madri”; ha saputo “svolgere la sua opera sotto il segno della ciclicità” (Socci), ciclicità rintracciabile e nei singoli film e nell’insieme della filmografia, dove temi e modi opposti (eros e morte; cinema epico e cinema elegiaco) sono compresenti e spesso compenetranti; ha saputo “scegliersi dei maestri e, insieme, elaborare un proprio stile, qualche volta sconfinante nel manierismo” (Tassone).

Lo stesso Bertolucci è poi intervenuto, principalmente per ripercorrere i suoi rapporti, non sempre facili, con la critica cinematografica, ma anche per ricordare i suoi legami con alcuni cineasti, a cominciare da Pasolini e Godard, il particolare magistero paterno e la sua più recente esperienza creativa, cioè la realizzazione del suo ultimo film, che per lui ha anche costituito” il recupero “del pieno entusiasmo per il cinema” e “una fonte di energia. Nel corso dell’Incontro è stato anche presentato il libro La regola delle illusioni – Il cinema di Bernardo Bertolucci, pubblicato per l’occasione dal SNCCI e curato da Claudio Barabba, Gabriele Rizza e Giovanni Maria Rossi. L’indice del volume comprende: l’introduzione di B. Torri; un’ampia intervista di C. Barabba e G. M. Rossi; i saggi, tutti originali, di A. Tassone (Ritratto di un regista da giovane), S. Socci (La fuga, l’assedio), Jefferson T. Kline (La stanza del padre. Dalla camera da letto alla camera oscura), G. M. Rossi (Il tempo, il cerchio, la storia), C. Barabba (Tara Tara Tara. Tornando a casa), Cristina Jandelli (“Se ti abbraccio faccio del cinema”. Attori e recitazione nei film di Bernardo Bertolucci), Sandro Bernardi (Strategia del ragno. Lo spazio del mito tra pittura e cinema), Daniela Secchioni (Prove d’amore. Gli itinerari del desiderio), Morando Morandini (Ricordi di un attore “preso dalla critica”), Adriano Aprà (Cavalcando le vagues. Memorie di Adriano), Umberto Rossi (Bernardo Bertolucci e il suo pubblico); una Filmografia comprendente per ogni opera cast, credit, trama e una nota critica, anch’essa originale e firmata; una Bibliografia a cura di Chiara Tognolotti.


di Fabio Castelli
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