Appello per Taraneh Alidoosti

Il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani chiede l'immediata scarcerazione dell'attrice iraniana Taraneh Alidoosti.

Il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani si aggiunge a quanti in questi giorni nel mondo condannano la violenza repressiva e la violazione dei diritti umani e civili del regime iraniano. Chiede l’immediata scarcerazione dell’attrice Taraneh Alidoosti, ma anche di Fahimeh Karimi, l’allenatrice di pallavolo arrestata a Pakdasht, e di tutti i manifestanti incarcerati perché colpevoli solo di cercare una vita migliore.

Il cinema iraniano è da tempo sotto attacco del regime degli ayatollah. Dopo Jafar Panahi e Mohammad Rasoulof, tocca ora all’attrice Taraneh Alidoosti, arrestata per un post sui social in cui aveva scritto: «Si chiamava Mohsen Shekari. Ogni organizzazione internazionale che sta guardando questo spargimento di sangue e non agisce è una vergogna per l’umanità».

Shekari è stato giustiziato il 9 dicembre dopo essere stato accusato da un tribunale iraniano di aver bloccato una strada a Teheran e aver attaccato un membro delle forze di sicurezza del Paese con un machete.

Asghar Farhadi ha lanciato un appello alla comunità internazionale per liberare Taraneh Alidoosti: «Ho lavorato con Taraneh in quattro film, ora lei è in prigione per il giusto sostegno che ha dato ai suoi connazionali e per l’opposizione alle ingiuste sentenze. Se sostenere chi protesta è un crimine, allora decine di milioni di iraniani sono criminali». Ieri, davanti al carcere di Evin, si è riunito un gruppo di cineasti e attori, tra cui Rana Azadivar, Mitra Hajjar, Manijeh Hekmat, Reza Kianian, Mojtaba Mirtahmasb, per chiedere il rilascio dell’attrice.

L’attrice, diretta nel 2016 da Asghar Farhadi nel film Il cliente, è stata arrestata in base alla recente modifica alla legge iraniana che prevede che chiunque abbia contatto con i media stranieri e diffonda notizie sui “disordini” sia chiamato dalle autorità a portare prove concrete di quanto dichiara, e in caso contrario sia processato per diffusione di notizie false e tutti i reati che ne derivano a cascata, come fomentare disordini.

In base a questa legge, anche Hengameh Ghaziani e Katayoun Riahi, altre due attrici famose in Iran, sono state arrestate dalle autorità per aver espresso solidarietà ai manifestanti sui social media. Sono state più tardi entrambe rilasciate.


di Redazione
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