Volare

La recensione di Volare, di Margherita Buy, a cura di Gianlorenzo Franzì.

Se si provasse a chiedere al pubblico più distratto chi è oggi la più brava attrice italiana, la maggior parte delle risposte indicherebbe sicuramente Margherita Buy: associando il suo volto delicato e il suo sguardo acquoso a registi come Nanni Moretti o Ferzan Ozpetek. Riportando quindi la sua dimensione da interprete a ruoli importanti e intensi: dimenticando però, altrettanto sicuramente, che la bravissima interprete ha iniziato nella commedia raggiungendo il suo primo successo con Maledetto il Giorno…, il film che confermò la caratura di Carlo Verdone come autore capace di miscelare in incredibile equilibrio la commedia e il dramma esistenziale.

Volare, l’esordio alla regia di Buy, nasce allora dall’ispirazione probabilmente più autentica e genuina dell’artista, restituendo una commedia gentile recitata benissimo con una forte dose di -divertito e divertente- autobiografismo. Storia corale, che si incunea in quel genere recentemente portato al successo dalla serie Dix Pour Cent (Chiami il Mio Agente in Italia) e che riprende la vita e le idiosincrasie dello star system declinate però secondo il punto di vista degli uffici stampa, raccontando quindi il lato privato ma professionale del personaggio pubblico; storia intima, anche, e dal gusto familiare, che prende il volo a rivoltare i profili del cinema italiano facendone fuoriuscire le -simpatiche- storture.

Volare è il terzo esordio da parte di un’attrice (esce sugli schermi a febbraio 2024, ma è stato presentato alla Festa di Roma nel 2023), seguendo C’è Ancora Domani e Felicità, mostrando chiaramente le predisposizioni autoriali di ciascuna: dove il film di Paola Cortellesi mostrava l’attitudine politica, e quello di Micaela Ramazzotti una familiarità con le dinamiche scoppiate della borgata romana, il primo film da regista di Margherita Buy mostra chiaramente un’autrice pienamente consapevole che sa giocare con quella commedia che percorre il doppio binario verità/finzione ma sempre con il sorriso sulle labbra, rimanendo profondamente autoironica mentre gioca con lo spettatore a rivelarsi e nascondersi sul filo tra citazionismo e confessione. Volare è allora un divertissement nel quale leggerezza fa rima con sincerità, senza dimenticare mai di valorizzare il cast di stelle che lo popola (oltre alla stessa Buy, anche Anna Bonaiuto, Elena Sofia Ricci, Caterina De Angelis (figlia della protagonista nella storia e nella vita), Francesco Colella, Euridice Axen, Giulia Michelin.


di Gianlorenzo Franzì
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