Orphans – Film d’apertura (Premio Saturnia – SIC 30 Special Award)

I quattro figli della signora Flynn – Thomas, Michael, Sheila e John – si riuniscono nella casa di famiglia a Glasgow per piangere la morte della madre e prepararle il funerale. Mentre un violento temporale si rovescia sulla città, i quattro fratelli si fanno a pezzi durante una lunga e oscura notte di peripezie e incomprensioni. Ferito, arrabbiato e confuso, ogni membro della famiglia dovrà venire a patti con la propria angoscia in 24 ore di tempesta meteorologica e emotiva.

Peter Mullan è un uomo molto allegro che per esordire alla regia ha diretto un film molto triste. Triste, ma ricolmo di una vitalità forte e quasi oltraggiosa, quella tipica della working class britannica che spesso dimostra i propri sentimenti e la propria fragilità attraverso lo scontro e la violenza. “Con Orphans volevo esplorare un altro lato del dolore”, sostiene Mullan, “il lato rabbioso e vulnerabile del dolore: la perdita, irreparabile, di entrambi i genitori”. Girato in una Glasgow inedita rispetto a quella che era stata fino a quel momento mostrata sul grande schermo, Orphans vuole essere anche una parabola sulla Scozia di quegli anni: abbandonata, senza padri né madri, lasciata alla mercé del libero mercato, senza alcuna protezione sociale. Intenso e sofferto, Orphans non dimentica però un’irresistibile vena di umorismo e trova i suoi momenti migliori proprio quando, a detta del regista, “non si sa se mettersi a ridere o scoppiare a piangere”.

Peter Mullan, nato a Glasgow nel 1959, inizia a recitare all’età di 10 anni, diventando in seguito membro della Wildcat Theatre Company e attore al Glasgow Tron Theatre. Al cinema ha recitato in film importanti quali Riff-Raff (1991) e My Name Is Joe (1998) di Ken Loach – vincendo con quest’ultimo la Palma d’Oro come miglior attore – Piccoli omicidi tra amici (1994) e Trainspotting (1996) di Danny Boyle, Miss Julie di Mike Figgis (1999), Tirannosauro di Paddy Considine (2011) e War Horse di Steven Spielberg (2011). Inoltre, ha recitato in serie tv quali Top of the Lake (2013) e Olive Kitteridge (2014). Come regista ha diretto alcuni corti (tra cui i pluripremiati Good Day for Bad Guys Fridge) e tre lungometraggi: Orphans (vincitore della Settimana della Critica nel 1998), Magdalene (Leone d’Oro 2002) e Neds (Miglior film al Festival di San Sebastian 2010).

La recensione di Mariella Cruciani


di Redazione
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