Il cassetto segreto
La recensione di Il cassetto segreto, di Costanza Quatriglio, a cura di Ignazio Senatore.
Il documentario di Costanza Quatriglio è dedicato al padre Giuseppe. Due anni fa, la regista ha scelto, infatti, come recita il titolo, di aprire quel “cassetto segreto” nel quale il padre aveva custodito, con cura, quanto riguardava la sua lunga carriera di giornalista. Storico inviato de Il Giornale di Sicilia, il papà ha curato per il quotidiano la terza pagina, quella della cultura.
Da ogni inquadratura, trasuda il profondo affetto della regista per un uomo che, in maniera appassionata, ha fatto del giornalismo lo scopo della vita. La regista arricchisce il doc con foto, immagini di repertorio, in bianco e nero e a colori, e con dei vecchi filmati, girati dal padre, testimone attento e puntuale di alcuni storici avvenimenti del Novecento.
Non mancano i filmini privati. In uno di questi, il padre mostra alla figlia una vecchia macchina fotografica con la quale scattava le foto che corredavano gli articoli che spediva al giornale.
In giro per il mondo, Giuseppe Quatriglio ha incontrato uomini illustri. In uno dei tanti viaggi negli States, ha intervistato Enrico Fermi, a Parigi, invece, Jean Paul Sartre. Ha incrociato, tra gli altri, Leonardo Sciascia, Marlene Dietrich, Ingrid Bergman e Anna Magnani.
La regista, che ha donato l’intera biblioteca e l’archivio del padre alla Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, mescola ricordi e emozioni, senza mai scadere nel sentimentalismo o nel celebrativo.
Un doc velato da un pizzico di rimpianto e di nostalgia soprattutto quando Quatriglio mostra come, a poco a poco, la casa si svuota della ricca documentazione del padre per essere trasferita nell’archivio della Regione Sicilia. La regista sceglie con grande spregiudicatezza la colonna sonora e impagina un doc prezioso per la cura con la quale ha inserito foto e filmini di repertorio d’epoca.
di Ignazio Senatore