Emotivi Anonimi
Gli emotivi anonimi del film di Jean-Pierre Améris si incontrano regolarmente in un gruppo di auto-aiuto, si raccontano le rispettive difficoltà di timidi compulsivi e si danno reciprocamente coraggio (per quanto possibile!). Tra loro c’è Angélique (Isabelle Carré), eccellente cioccolataia che, dopo la morte improvvisa del suo capo, è costretta a cercare lavoro altrove. Il caso vuole che finisca nella fabbrica diretta da Jean-René ( Benoit Poelvoorde), altrettanto incapace di esprimersi in presenza di estranei e sconosciuti (“Ho paura che entrino nella mia intimità” – dice all’analista). Dato il temperamento dei protagonisti, il sentimento amoroso che nasce tra i due deve, necessariamente, fare i conti con silenzi, rossori, impacci, goffaggini, atti inconsulti. Ciò nonostante, il film non degenera mai in una farsa puerile: viceversa, i due personaggi, con il loro candore fanciullesco e con la loro levità, conquistano ben presto anche il più burbero degli spettatori. La pellicola è ambientata ai giorni nostri ma è, contemporaneamente, fuori dal tempo: la fisicità degli attori, i colori sgargianti dei costumi, gli intermezzi canori fanno di Emotivi anonimi una sorta di fiaba o, meglio ancora, di fumetto. Siamo, per capirci, in presenza di una commedia delicata e gradevole che ricorda, per atmosfere e caratteri, Il favoloso mondo di Amélie di Jean-Pierre Jeunet.
Non si deve, però, pensare che i due protagonisti siano, semplicemente, figure tenere e garbate ma senza spessore: la loro timidezza, caparbia e ostinata, è anche, e soprattutto, una forma di resistenza alle aspettative e agli imperativi sociali. Come dimostra l’allegra, inattesa fuga a due che chiude il film e che evita un finale al sapore di confetto.
Timidi di tutto il mondo, unitevi!
TRAMA
Jean- René, proprietario di una fabbrica di cioccolata, e Angélique, cioccolataia di talento, sono due emotivi al massimo grado. La passione comune per il cioccolato li fa incontrare. Si innamorano ma non osano confessarselo e la loro cronica timidezza rischia di allontanarli l’uno dall’altra. Alla fine, però, riusciranno a vincere se stessi e si metteranno in gioco, rivelando i propri sentimenti.
di Mariella Cruciani